Fazio, preoccupazione per la Biblioteca Fardelliana ed il Luglio Musicale

Il deputato regionale, Girolamo Fazio, esprime  la preoccupazione  per il vuoto amministrativo e di sostegno economico e finanziario determinatosi a causa della soppressione delle Province Regionali da parte della Regione Siciliana, senza che sia stata ancora predisposta una normativa che regoli i liberi consorzi di Comuni.  Tale circostanza sta mettendo a rischio la prosecuzione della attività di importanti enti culturali come la Biblioteca Fardelliana e l’Ente Luglio Musicale. «Per la parte che mi compete – dichiara il capogruppo del Gruppo Misto all’ARS, Girolamo Fazio – provvederò perché nella ipotesi di “finanziaria bis” attraverso un emendamento, che auspico possa essere condiviso anche dai deputati di maggioranza, possa essere previsto un immediato impegno finanziario della Regione che guardi prioritariamente agli enti culturali la cui operatività era garantita dalle Province Regionali. Una previsione analoga a quanto fatto per i Consorzi Universitari per i quali i finanziamenti per la prosecuzione delle attività sono stati vincolati nelle quote assegnate per il funzionamento residuale delle Province». «Contestualmente – continua Fazio – è indispensabile che il ddl sui liberi consorzi dei comuni, sostitutivi delle Province Regionali, obblighi questi ultimi a decidere responsabilmente ed in via prioritaria la partecipazione attiva ed il sostegno agli enti culturali che ereditano dalle Province Regionali. Per quel che mi riguarda lavorerò in questa direzione».
«Però è altrettanto importante – conclude il deputato regionale – che i comuni tra loro, fin da subito, predispongano una pianificazione condivisa e avviino un confronto sul futuro e sul destino di tali enti. Non si può solo attendere che la Regione faccia la sua parte. Mi riferisco segnatamente al Comune di Trapani che se da un lato bene fa a lanciare il grido di allarme sulla Fardelliana e sul Luglio Musicale, dall’altro meglio farebbe a cercare sinergie operative con i comuni vicini con i quali andare a costituire il libero consorzio prefigurando il futuro di tali enti».
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