Caso UDC, parlano i neo dimissionari

CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Dopo i risultati negativi delle elezioni amministrative, l’UDC a Castellammare perde pezzi. In seguito alle dimissioni annunciate con un comunicato stampa, siamo andati a sentire i quattro ormai ex militanti dell’UDC di Castellammare . Nello specifico si tratta del Dott. Francesco Tartamella, Giovanni Tartamella, del Dott. Vincenzo Agosta e di Camillo Galante.

Cosa ha portato alle vostre dimissioni?

Semplice, il partito è allo sbando. L’UDC a Castellammare è sempre stato un partito vivace e molto attivo; proprio per questo motivo pensavamo di raggiungere il 7% non il 5%.

Il problema è che a Castellammare non si è mai fatta una vera riunione con il coordinatore per creare una struttura. Dopo le elezioni regionali, quindi dopo l’elezione di Turano, nessuno si è preso veramente in mano il partito.”

Chi doveva occuparsene?

Il coordinatore locale, responsabile del partito, Dott. Giuseppe Ancona che non ha mai creato una struttura organica.

Il poche parole non c’è stato dialogo.”

Quando doveva essere fatto l’incontro di cui parlate?

Sicuramente prima della scelta del candidato Sindaco. Ma non è mai stato fatto, lasciando tutto all’ iniziative dei singoli.

Nel comunicato stampa parlate di “debole composizione delle liste” si può spiegare un po’ meglio?

“In seno alla formazione della nostra lista è mancata la coerenza. Questo perché tre anime del partito, tra cui il coordinatore, hanno preferito candidarsi in liste civiche invece di affrontare un confronto interno al partito e fare una lista forte. Questo vuol dire non avere coerenza con i proprio ideali, nel rispetto del partito.

Il leader regionale non si è preoccupato di incidere sul territorio in maniera coesa per far vincere il partito. Gli altri leader provinciali, invece, hanno preferito auto-sospendersi dal partito per giustificare le scelte di alcuni.”

Quindi voi oggi non trovate più nessun punto di riferimento?

“Esatto, non troviamo più nessun punto di riferimento nei leader del partito per continuare a dare un servizio alla cittadinanza.”

L’UDC nelle ultime elezioni regionali si è schierata con il centrosinistra; il “caso Castellammare” ha creato molta confusione all’interno del partito stesso tanto da portare alle dimissioni di Pompeo e alla presa di distanza di Giulia Adamo. La stessa Adamo ha definito “grave la scelta dell’UDC di schierarsi con il Pdl” confermando tutto il suo sostegno al candidato Sindaco Coppola. Perché questa divisione?

“Perché, come già detto, il partito è allo sbando, non hanno saputo tenerlo compatto, ecco perché le spaccature. Turano aveva il simbolo ma non è riuscito a dialogare con tutti per il bene del partito. Tutti insieme potevamo tranquillamente raggiungere il 15%, ma questa frantumazione ha disperso voti.”

Quindi, concretamente, come spiegate questa mancanza di voti?

“Premettendo che il partito rimasto era quello di Turano (gli altri sono andati via prima), la mancanza di voti al partito è dovuta a queste lotte interne che hanno portato alla sfiducia degli elettori.”

Di chi è la colpa dello “sfascio” del partito?

“Sicuramente non nostra, ma di chi doveva cercare di tenerci uniti.”

Quindi anche del Dott. Ancona e dell’Onorevole Turano?

“Di Ancona sicuramente, e non solo. Ci sono responsabilità da parte di altri componenti. Mentre l’Onorevole Turano fino all’ultimo ha cercato di salvare e tenere unito il partito.”

Secondo voi è stato un errore “correre” al fianco del Pdl?

“No, noi eravamo al servizio del partito. Non crediamo sia stato un errore. C’è molta stima nei confronti di Pietro Russo e del suo progetto.”

Secondo voi c’è stato qualche franco tiratore?

“Sicuramente si, non all’interno dell’UDC, ma nella coalizione si.”

In futuro ci sono le possibilità per un vostro ritorno nell’UDC?

“No, se non vengono poste fuori quelle personalità che fino ad ora hanno danneggiato il partito. Sicuramente continueremo a fare politica ma attualmente non vediamo un futuro politico per l’UDC, quindi ad oggi le nostre dimissioni sono irrevocabili. Ma la politica è l’arte del mediare. Mai dire mai.”

Avete comunque conquistato un posto in Consiglio Comunale, avete qualcosa da dire alle neo eletta Anna Lo Nano?

“Purtroppo non la conosciamo, ma ci auguriamo che possa fare da cerniera tra tutte le anime del partito che restano, e che all’interno del Consiglio possa contribuire alla crescita e alla visibilità dell’UDC, perseguendo gli interessi della collettività.”

Grazie per il vostro tempo, arrivederci.

“Arrivederci.”

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.