Arresti a Castelvetrano, i dettagli dell’operazione “Extrema Ratio”

CASTELVETRANO. In merito all’operazione condotta, tra la nottata e la giornata di ieri, dai Carabinieri della compagnia Castelvetrano si apprendono ulteriori dettagli. Quattro le persone raggiunte da ordine di custodia cautelare e per due sono scattate le manette e la traduzione nelle carceri di Trapani e Palermo con l’accusa di aver ideato, in concorso tra loro e programmato tre rapine a mano armata, sequestrato due donne anziane a scopo di rapina ed aver detenuto armi di provenienza illecita, tra il marzo 2011 ed il giugno del 2012 e in esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Marsala, su proposta della Procura della Repubblica marsalese, nei confronti dei 4 indagati i carabinieri hanno dato seguito a quanto sopra descritto. I destinatari delle ordinanze sono BIANCO Giuseppe classe 1947, di Santa Ninfa (custodia cautelare in carcere); LO BIANCO Salvatore classe 1950, di Palermo (custodia cautelare in carcere); MANGOGNA Giuseppe classe 1968, venezuelano, ma residente a Castelvetrano (arresti domiciliari); SETTIMO Mario classe 1971, di Santa Ninfa (arresti domiciliari). L’indagine ebbe inizio a seguito di due tentate rapine per cui furono subito colti in flagranza di reato due malfattori, ma in seguito si potè appurare che le azioni delittuose venivano orchestrate da un basista, identificato poi come G.Lo Bianco , il quale avendo in uso un ovile lo usava come nascondiglio per divise, armi e oggetti utilizzati nell’esecuzione dei tentativi di rapine. Le indagini si sono svolte per ben due anni con la collaborazione territoriale di diverse compagnie di carabinieri che in sinergia hanno seguito, posto sotto sorveglianza e scoperto l’intero giro malavitoso che interessava i quattro destinatari dell’ordinanze odierne. L’operazione, Extrema Ratio, come è stata denominata dagli inquirenti, ha permesso di disarticolare un ben collaudato sistema criminale che era dedito all’organizzazione ed all’esecuzione di rapine di ogni genere nella zone del Belice, e grazie agli arresti odierni, ha consentito di prevenirne altri di uguale natura e che potessero mettere a rischio l’incolumità della cittadinanza.
Va inoltre sottolineata l’ importanza del risultato raggiunto, che cementa il formidabile connubio operativo tra la Procura della Repubblica di Marsala, diretta dal Procuratore Girolamo Alberto Di Pisa, e l’Arma dei Carabinieri della Provincia di Trapani.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteTrapani, “4 Giornate sulla Sostenibilità Ambientale”
Articolo successivoPapania condannato a risarcire 16 mila euro alla Regione