Arrestato il consigliere provinciale Santo Sacco

TRAPANI. Il presidente Poma così si esprime sull’arresto di Santo Sacco: “Sono letteralmente esterrefatto, oltre che profondamente dispiaciuto e indignato, ma, a nome anche di tutti gli altri colleghi Consiglieri, plaudo con rafforzata convinzione al positivo lavoro e all’importantissima quanto significativa operazione svolta dai Carabinieri di Trapani e di quelli dei reparti speciali di Palermo e di Roma e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, denominata “Mandamento”, che ha portato all’emanazione, tra gli altri, del provvedimento cautelare a carico di Santo Sacco per la cui posizione, non appena riceveremo la comunicazione ufficiale da parte degli Organi competenti, disporrò l’immediato avvio delle procedure previste in casi del genere dalla vigente normativa sui pubblici amministratori”. L’operazione ha condotto in carcere altre 5 persone, fra cui l’imprenditore Salvatore Angelo originario di Salemi, indagate a vario titolo, per associazione di tipo mafioso. L’operazione ha portato al sequestro di beni, per un valore complessivo di 10 milioni di euro, nell’ambito degli accertamenti sui proventi illeciti derivanti dalla illegale realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici nelle province di Trapani, Palermo e Agrigento.Ma la cosa che più fa indignare Poma , e non solo lui, è che si dice che i proventi venivano impiegati per la latitanza di Matteo Messina Denaro.

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