Questo fine settimana l’AIL torna nelle piazze

ALCAMO – Venerdì, Sabato e Domenica prossimi, come ogni anno,  si rinnova l’appuntamento dell’AIL. I volontari dell’associazione torneranno rispettivamente ad Alcamo, in Piazza Ciullo e a Castellammare, in via Segesta e nella Chiesa di Maria SS. Addolorata (Santa Rita,  nel solo giorno 8), con le “Stelle di Natale AIL”. La manifestazione, posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, vede anche la collaborazione a livello locale dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (A.N.F.I.) di Alcamo. In tale occasione sarà possibile acquistare le ormai simboliche piante con un contributo di 12 euro, che saranno devoluti al finanziamento di progetti di ricerca e assistenza di alto valore scientifico e sociale. Questo appuntamento annuale ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro le malattie ematologiche e, inoltre, ha fatto in modo che si producessero grandi risultati in ambito di trapianto di cellule staminali, determinando un miglioramento nella diagnosi e nella cura dei pazienti affetti da tumori del sangue, il tutto per rendere leucemie, linfomi e mielomi sempre più guaribili.
Ad oggi l’AIL si pone obiettivi ben precisi, primo tra tutti il finanziamento del gruppo GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto), che ha lo scopo di identificare e diffondere i migliori standard diagnostici e terapeutici per le malattie ematologiche, al fine di garantire lo stesso tipo di trattamento per i pazienti in tutta Italia.
Un altro fine è quello di sostenere la Ricerca scientifica e collaborare al servizio di Assistenza Domiciliare destinata ai pazienti di tutte le età, garantendo le adeguate terapie all’interno del loro ambiente familiare.
Infine, l’AIL supporta i Reparti di Ematologia, mettendo a disposizione degli specialisti, quali medici, infermieri e biologi e, mediante l’acquisto di attrezzature sanitarie, incrementa il miglioramento delle Case Alloggio – “Case AIL” – nei pressi dei Centri di Terapia, per permettere ai pazienti che risiedono lontano di affrontare i lunghi periodi di cura assistiti dai familiari.
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