Microspie sull’auto del magistrato Tarondo

TRAPANI. Il magistrato Andrea Tarondo pare sia stato intercettato, non si sa bene se tramite una cimice o altro, perchè si è diffusa la notizia, non confermata dalla procura, che sulla sua auto sono stati rinvenuti fili scoperti che fanno sospettare la presenza di un dispositivo atto ad intercettazione. Non è chiaro se l’intercettazione riguardi solo gli spostamenti o anche i colloqui da lui sostenuti anche telefonicamente durante i viaggi in macchina. Resta comunque la gravità del fatto, qualora venisse confermato, che il magistrato in questione si interessa di scottanti indagini e importanti processi contro la criminalità organizzata. Il caso è seguito dalla procura di Caltanissetta che sta indagando al riguardo. Immediata la presa di posizione del sindaco di Erice Tranchida che sollecita, tramite una lettera aperta, il governo e le massime istituzioni ad adottare le conseguenti contromisure a tutela del magistrato e degli agenti della sua scorta. Anche l’onorevole regionale Camillo Oddo, vice presidente dell’assemblea Regionale, chiede che sia fatta luce sui fatti che, se confermati, rivelano un grado d’infiltrazione dei poteri criminali, in questo territorio, allarmante.
Anche Baldo Gucciardi, segretario provinciale del PD trapanese esprime la sua solidarietà al magistrato e dice: “E’ sicuramente un fatto inquietante che desta scalpore e che deve farci riflettere sulla sicurezza dei magistrati impegnati nella lotta contro Cosa Nostra”.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteInaugurazione Fluxus-Caffè Letterario
Articolo successivoFioroni oggi ad Alcamo