La Curia prende le distanze dalla “lista dei preti”

PALERMO – “L’iniziativa non parte dalla Chiesa palermitana né da settori pastorali attraverso i quali essa promuove la sua missione nel territorio, ma da un gruppo di laici e da qualche presbitero”.
Sono le parole di una nota dell’Arcidiocesi di Palermo che vuole così prendere le distanze dal neo movimento “Uomini nuovi per una società di uguali e partecipi” annunciato nei giorni scorsi da don Felice Lupo, Parroco di S. Eugenio Papa a Palermo in vista delle elezioni regionali.
“Il compito della Chiesa, e in essa particolarmente dei ministri ordinati – scrive la curia di Palermo – è l’annuncio del Vangelo e la formazione delle coscienze dei credenti, perché possano testimoniare la loro fede nei diversi ambiti della vita sociale, economica, politica ispirandosi alla Dottrina sociale della Chiesa”.
“Il Santo Padre ha rivolto ripetuti appelli affinché i cattolici si impegnino in politica e, facendosi eco dell’indirizzo del Papa, l’Episcopato italiano, i Presuli siciliani e l’Arcivescovo hanno responsabilmente sollecitato nelle Comunità loro affidate, i fedeli laici a esser parte attiva e operante nella Comunità civica e politica. Tale invito è naturalmente rivolto ai fedeli laici e non ai chierici la cui specifica missione è quella di essere ministri di Dio, dispensatori della grazia sacramentale, chiamati a promuovere e presiedere nella carità la Comunità ecclesiale”.
L’Arcidiocesi di Palermo sottolinea quindi che “l’ insegnamento della Chiesa è stato costante nell’indicare l’ incompatibilità tra l’esercizio del ministero sacerdotale e l’ appartenenza a Partiti politici, come del resto indicano le norme canoniche”.

Diana Vivona

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