D’Alì in visita allo Zingaro

CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Anche il presidente della Commissione Ambiente del Senato Antonio D’Alì, accompagnato dai responsabili della Forestale, nel pomeriggio di mercoledì, si è recato a poter toccare con mano ciò che resta della riserva Naturale dello Zingaro, che la scorsa domenica veniva devastata dalle fiamme.

«I danni sono enormi e non sono quantificabiliSaranno necessari alcuni anni perchè si ricostituisca la macchia mediterranea. Danni altrettanto gravi anche alla fauna e all’intero ecosistema della riserva. Servirà un impegno scientifico imponente. Quel poco che è rimasto, una fascia di poche centinaia di metri di vegetazione dal lato di ingresso alla riserva di Castellammare. Merito sottolinea D’Alì – del personale della forestale, degli operai del servizio antincendio e dei vigili del fuoco cui va il nostro riconoscimento e la nostra gratitudine per aver salvato alcuni tratti di riserva. Rivolgo un appello alle autorità regionali perché, dopo aver fatto un rapido inventario dei danni, la riserva riapra al più presto e perché vi sia una grande affluenza di solidarietà da parte di tutti. Lo Zingaro è sempre stato un esempio di eccellenza, oggi abbisogna della solidarietà di tutti perché torni ad essere la perla che era».

Diana Vivona

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