Confindustria, i giovani e la Sicilia

L’organizzazione degli industriali siciliani guidata da Ivan Lo Bello è sempre più credibile e propositiva, ha innalzato il livello del dibattito pubblico, proponendo iniziative nobili sulla trasparenza e la legalità, e praticamente in solitudine ha realizzato un Manifesto per il futuro della Sicilia e dei giovani.I partiti invece perdono tempo a contendersi le poltrone dell’ Ars, sono distanti in maniera siderale dai problemi concreti dei cittadini, sono mere comparse di un teatrino che ormai ha stancato. Ivan Lo Bello ha compreso che ha senso parlare del futuro della Sicilia, soltanto se i giovani diventano i principali protagonisti della politica economica, cioè se vengono realizzate quelle riforme strutturali in grado di creare condizioni favorevoli, per rendere attivi e operosi i giovani nelle imprese e nel mercato del lavoro, mettendo così al centro la cultura del merito e archiviando in maniera definitiva la sottocultura immorale del clientelismo antistorico e antieconomico. Le imprese siciliane poi vogliono contribuire alla trasformazione e modernizzazione della Città di Palermo, attraverso un piano urbanistico che potrebbe cambiare il volto della città e la sua immagine nel mondo. Gli industriali sembrano aver accettato con coraggio le sfide difficili che ci attendono, lo stesso non si può dire dei politici.

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