Tante sono le storie che si rompono, poi si ricuciono e poi di nuovo si rompono: è una prassi delle grandi storie passionali. Questo è quanto politicamente succede tra Micciché e Lombardo: i due si danno segnali d’amore politico, poi litigano e se ne dicono di tutti i colori, ma poi ritornano a dialogare. L’impressione è che sta rinascendo la passione tra i due. A dar segnale di questo, i dialoghi a porte chiuse degli ultimi tempi e, infine, la posizione di Grande Sud, ispirata alla grande cautela sulla sfiducia al Governo Lombardo e le parole sullo stesso tenore degli uomini di Micciché, che hanno spaccato il fronte delle opposizioni, causando reazione molto dure, nelle parole di alcuni pidiellini, tipo Fabio Mancuso: “Ben venga qualsiasi riflessione sulla mozione, ma se siamo davanti a un ripensamento che porterà gli uomini di Miccichè ancora una volta nella coalizione che sostiene Lombardo, noi non ci stiamo”. A rendere ancora più visibile una crisi del centrodestra sono le esternazioni di Rudy Di Maria del Pid, che parla di alleanza inficiata. Tutto questo porterà ancor di più Micciché tra le braccia di Lombardo? Molto probabilmente questo è uno scenario possibile, ma a cercar di non far succedere ciò vi sono le parole concilianti nei confronti di Miccihé da parte di molti altri esponenti del PdL, che sanno che non sarebbe salutare una divisione dal leader di Forza del Sud.