Per salvare la nipote sfondano la porta del pronto soccorso.

PALERMO – Una triste storia quella della piccola Aurora di 13 anni, che sarebbe potuta finire in tragedia. Alcuni giorni fa infatti la ragazzina, dopo essere tornata a casa, comincia a lamentare dei forti mal di testa, nulla di preoccupante inizialmente per la madre, ma dopo un pò la bambina non riusciva più a parlare e a muovere braccio e gamba destra. Da lì partita la corsa della madre e dello zio Emilio Corrao, chiamato in aiuto dalla sorella, verso il pronto soccorso dell’ospedale di Villa Sofia. Nonostante la gravità del caso che peggiorava ogni secondo di più, gli infermieri constringono loro ad aspettare il turno di 50 persone per il triage, il sistema di smistamento dei pazienti che assegna  un codice di colore diverso (bianco, verde, giallo, rosso) a seconda dell’urgerza del caso. Presi dalla disperazione decidono di sfondare la porta, chiedendo aiuto  nei corridoi tra le grida e le lacrime, ai medici impegnati in altre visite che inizialmente hanno esitato di visitare la bambina continuando ad insistere di aspettare il turno, ma dopo essersi accorti della gravità del caso, Aurora è stata ricoverata d’urgenza per emorraggia celebrale in corso. Al momento le sue condizioni  sono stabili, ma ha una grave dislessia e comunica per monosillabi e a breve dovrà subire un delicatissimo intervento chirurgico a cranio aperto. Su facebook è stato aperto il gruppo “Auri ti vogliamo bene” per pregare e sostenere la piccola in questo momento di difficoltà. Lo zio Emilio Corrao intanto continua la battaglia contro una malasanità che ha messo in pericolo sua nipote, incentivando l’assessore  Massimo Russo ad intervenire per migliorare il sistema di smistamento dei pazienti al pronto soccorso.

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