Carnevale: una storia “profondamente nostra”

Il Carnevale è una festa generalemente ricollegata a Paesi di tradizione cristiana, anche se, a voler essere precisi, la festa coinvolge più che altro comunità cristiane di denominazione cattolica. In realtà, come vedremo, il Carnevale e le immagini che questa festa ci riporta alla mente hanno poco a che fare con il cattolicesimo o con il cristianesimo in genere. Vero è che il significato della parola Carnevale, ossia “Carnem levare”, che significa “levare – togliere la carne”, si ricollega direttamente allo spirito penitenziale del tempo liturgico di Settuagesima (o tempo di Carnevale appunto, che secondo il rito cattolico prevede l’astensione dalla carne nei giorni feriali), ma la valenza di preparazione alla Quaresima, di momento per riflettere e riconciliarsi con Dio, sembra, come dicevamo, per lo meno cozzare un po’con i momenti festosi di totale dissolutezza e libertà ai quali siamo abituati a partecipare. Le ragioni e le radici di tale festa sono dunque da ricercare altrove. Altrove però sembra essere un luogo senza fine, metafisico se vogliamo, e in realtà infinite e metafisiche sono le origine a cui il Carnevale può essere ricondotto. Il Carnevale trova infatti le sue ragioni più profonde, ossia antropologiche, nel bisogno, da sempre esistente nella storia dell’uomo, del capovolgimento dell’ordine, dello scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie. Come nelle dionisiache greche o nei saturnalia romani (ma l’elenco potrebbe continuare e comprendere culture e epoche diverse nella storia del mondo) il Carnevale rappresenta il periodo nel quale il caos sostituisce l’ordine costituito come passaggio obbligato affinché questo possa poi riemergere rinnovato e garantito fino all’anno seguente. Per questo in ogni Carnevale che si festeggia in ogni piccolo o grande centro del nostro, come di altri, Paesi è possibile ritrovare ragioni e riti che hanno origine nella storia che forse più ci unisce, quella primordiale. Carnevale nonostante il suo aspetto frivolo e giocoso da sfogo, dunque, alle esigenze più recondite e profonde del genere umano.

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