Università: dimezzato il debito. Ma a spese di chi?

PALERMO – “Siamo riusciti a evitare l’esercizio provvisorio approvando il bilancio 2011 e il conto previsionale 2011-2013″. Questa le parole del  rettore Lagalla che continua affermando: ” Abbiamo dimezzato il debito e messo i conti in ordine, avviato una programmazione che guarda al mantenimento delle funzioni essenziali, al miglioramento dei servizi agli studenti e dare impulso alla ricerca, nonostante il ridimensionamento dei trasferimenti ministeriali”. Proposte e propositi di tutto rispetto anche se, passeggiando per Viale delle Scienze, praticando i suoi uffici e le sue aule sembra che nulla sia  cambiato. Al più, ciò che desta attenzione è una tettoia appena  installata davanti la porta dell’edificio 2 (segreterie generali), per evitare che la gente che ogni giorno fa la fila possa bagnarsi quando piove.Dal 2013 l’ateneo prevede il ritorno a un saldo contabile per 10 mln di euro. Per il resto, si odono per quelle strade solo e soltanto le lamentele degli studenti che, di anno in anno, di tasse ne vedono sempre di più , mentre di servizi sempre meno. Il rettore continua affermando di aver messo a bando 90 posti di ricercatore e che altri 62 saranno emanati nel 2011 insieme alla stabilizzazione di 99 precari. Cifre che non destano particolare meraviglia visto il gran numero di impiegati all’interno dell’ateneo.


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