“Unabomber”, nuove perizie

Oggi il giudice invece della sentenza ha disposto incaricato due periti

Dopo la richiesta di condanna a 9 anni e 6 mesi pronunciata al termine della requisitoria dal pm Francesca Urbani contro l’imputato Roberto Sparacio, l'”unabomber” palermitano accusato di avere confezionato una pen drive esplosiva inviata a una avvocatessa trapanese, Monica Maragno, e finita con l’esplodere tra le mani di un poliziotto della sezione di pg della Procura di Trapani, Gianni Aceto, rimasto gravemente ferito, oggi il giudice delle udienze preliminari, giudice Emanuele Cersosimo, entrato in camera di consiglio dopo la discussione delle parti, non è uscito con una sentenza ma semmai con la decisione di incaricare due nuovi periti. Uno per accertare l’esplosivo utilizzato per un altro attentato commesso a Pantelleria e attribuito all’imputato, un altro perito dovrà accertare se l’imputato è incapace di intendere e di volere. Si tratta dei professori Sartori e Ammoscato. Le prossime udienze dinanzi al gup – Sparacio viene processato col rito abbreviato – sono state previste per il 27 febbraio e per l’11 marzo. Dopo si procederà ad una nuova discussione delle parti e quindi a quel punto dovrà esserci una sentenza, o anche un provvedimento di non luogo a procedere se Sparacio venisse ritenuto incapace.

Unabomber, chiesta la condanna

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