Manager per conto di Matteo Messina Denaro

Confisca di beni per 3 milioni di euro contro Mimmo Scimonelli, capo mafia di Partanna

Confisca di beni per 3 milioni di euro contro Mimmo Scimonelli, 52 anni, il capo della cosca mafiosa di Partanna (Trapani) e ritenuto uno dei boss più vicini al capo mafia latitante Matteo Messina Denaro. La Divisione Anticrimine della Questura e i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Trapani, hanno eseguito la confisca nei Comuni di Partanna, Salemi e Gibellina, otto beni immobili, e poi autovetture, furgoni e mezzi meccanici, quattro società e i relativi complessi aziendali nei campi della vendita di generi alimentari, del commercio all’ingrosso e ancora del settore agricolo ed edilizio, quindici conti e rapporti bancariSu Scimonelli si addensano i sospetti di essere stato uno dei capi mafia che avrebbe gestito risorse finanziarie, depositate anche all’estero, in Svizzera, e destinati al latitante Matteo Messina Denaro. Un manager impegnato non solo a gestire gli affari dei suoi supermercati Despar e della sua azienda vinicola denominata Occhiodisole srl, ma anche come “postino“ dei pizzini con i quali portava gli ordini del latitante ai boss mafiosi della Valle del Belice. Fu pedinato nei suoi continui spostamenti a Roma e Milano, da qui si sarebbe recato in Svizzera attraverso il varco di Chiasso. Scimonelli fu arrestato nel 2015 nell’ambito del blitz antimafia eseguito dalla Squadra Mobile di Trapani e denominato “Ermes” ed è stato condannato a 17 anni.  Proprio oggi è cominciato a Palermo un nuovo processo che vede Scimonelli accusato di essere il mandante di gravi attentati intimidatori contro altri imprenditori, tra questi Nicola Clemenza, imprenditore del settore oleario, colpito dalla vendetta mafiosa per essersi rifiutato di accettare le regole imposte da Cosa nostra. Clemenza si è costituito parte civile, sostenuto dall’associazione antimafia Libero Futuro. Contro il boss belicino anche la condanna all’ergastolo per l’omicidio di Salvatore Lombardo, “punito” per aver rubato un furgone con a bordo merce di proprietà di Scimonelli.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.