L'”Oro rosso”, chieste condanne

Marsala, per i furti di rame pm chiede condanna per 15 imputati

Condanne per oltre cento anni di carcere sono state invocate dal pm Niccolò Volpe per quindici persone, di Mazara del Vallo, Castelvetrano e Palermo, processate davanti il Tribunale di Marsala con le accuse di furto e ricettazione di cavi di rame. Tra il 2007 e il 2008, le razzie di cavi elettrici contestate dall’accusa agli imputati provocarono diversi blackout in alcuni centri della provincia di Trapani (Mazara, Castelvetrano, Marsala, Salaparuta). La pena più severa (13 anni di carcere) è stata chiesta per il palermitano Pietro Randazzo, di 37 anni. Undici anni e mezzo ciascuno, invece, è stata la richiesta per i mazaresi Nicola Gennaro, di 42 anni, e Aldo Nicolosi, di 43. Le altre richieste del rappresentante della pubblica accusa vanno dai nove anni e 3 mesi di carcere, per il 33enne mazarese Antonello Sanfilippo, ai tre anni e 1800 euro di multa, per il 31enne romeno Dumitru Baziliuc. Sarebbe stato proprio quest’ultimo, per gli inquirenti, l’esperto in “manomissione e taglio di cavi”. A Mazara e Castelvetrano le “basi operative” dell’ organizzazione criminale. L’indagine, coordinata dalla Procura di Marsala, è stata svolta da polizia e carabinieri.

*fonte Ansa

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