Interrogazione sulla pista ciclabile, la risposta non arriva, così Alcamo Bene Comune lamenta una non “correttezza politica”
Sono passati 100 giorni dalla presentazione dell’interrogazione da parte di Alcamo Bene Comune sulla pista ciclabile e per questo il movimento, sottolineando che il termine per la risposta è 30 giorni, seppur ordinatorio, parla di non correttezza politica “perentoria”.
“Da una nota recentemente pubblicata dal Segretario Generale – afferma ABC -, tristemente prendiamo atto che alla data del 30.9.2019, su 43 interrogazioni presentate, solo 7 hanno avuto il privilegio – perché ormai di privilegio si tratta – di avere una risposta nei termini, mentre 30 riportano una risposta fuori termine e 6 sono ancora oggi senza alcuna risposta (di queste 6, 5 sono del gruppo ABC!)”.
“Ci rammarichiamo -continua ABC-, ancora una volta (è l’attività che stiamo imparando a fare meglio negli ultimi 3 anni!), della totale mancanza di rispetto per i consiglieri di opposizione e per la città tutta che, da 100 giorni, chiedono di essere informati, per come nel loro pieno diritto, circa le scelte operate in ordine alla tanto discussa pista ciclabile”.
“Ci chiediamo – sempre ABC – perché lasciar trascorrere 100 lunghissimi giorni nel più totale silenzio, senza sentire l’ esigenza di dare una risposta su un argomento così vivo nel dibattito cittadino.
Le risposte che possiamo abbozzare sono tante:
forse siete impegnati al punto da non aver avuto il tempo per prepararla;
forse non ritenete questo un argomento importante per la nostra comunità ;
o forse semplicemente vi frena l’imbarazzo politico di una scelta che si sta dimostrando totalmente fallimentare”.
“Qualunque sia la ragione sottesa a questo vostro ritardo – conclude ABC -, ricordando a tutti che a noi di ABC piace la mobilità sostenibile, purché sostenibile sia, ci auguriamo di avere le risposte ai nostri legittimi interrogativi, quelli sulla pista ciclabile e tutti gli altri ancora oggi privi di risposta, malgrado il decorso del termine previsto per legge”.
