Cave: I comuni accolgono la richiesta di proroga dei termini per il pagamento dei canoni

I Comuni del Trapanese hanno accolto la richiesta avanzata dalla sezione marmi di Sicindustria di dilazionare il pagamento della quota dei canoni di estrazione di loro competenza. Dopo la pronuncia definitiva della Corte costituzionale che ha sancito la legittimità dei canoni previsti dall’art. 83 della legge regionale 8/2015, nei giorni scorsi la Regione siciliana ha inviato alle imprese interessate la richiesta di versamento delle annualità pregresse, dando un termine di 30 giorni per assolvere l’obbligo. Tenendo conto del fatto che il cumulo di annualità arretrate è stato determinato dalla situazione di incertezza normativa relativa alla quantificazione dei canoni, l’Associazione degli industriali di Trapani ha chiesto ai Comuni, ai quali va il 50% delle risorse, di concedere un termine di pagamento più ampio.

“Calatafimi Segesta, Castellammare del Golfo, Custonaci, e Valderice – afferma Giovanni Castiglione, presidente della sezione marmi di Sicindustria Trapani – hanno accolto la nostra richiesta, che rispondeva ad una esigenza di programmazione e organizzazione amministrativa delle imprese”.

La quota dei canoni di competenza dei Comuni è destinata al recupero ambientale. “È un nostro dovere, nonché un nostro interesse primario – aggiunge Castiglione – salvaguardare l’equilibrio della natura e puntare al ripristino del territorio in cui svolgiamo l’attività produttiva. Desideriamo rivolgere un sentito ringraziamento ai sindaci per la sensibilità che, ancora una volta, hanno dimostrato accogliendo la nostra richiesta. Essere riconosciuti interlocutori seri e leali è un valore che dà forza alla nostra associazione”.

A questo punto, le aziende potranno rivolgersi agli uffici finanziari del proprio Comune per definire le modalità e i termini di pagamento. Rimane fermo che la quota di competenza della Regione dovrà essere corrisposta nei tempi e nei modi indicati nelle singole note inviate alle aziende.