Rifinanziato impianto pubblico di compostaggio a Calatafimi Segesta. Soddisfazione delle Ass. Ambientaliste

Comitati ambientalisti di Calatafimi Segesta e Alcamo esprimono soddisfazione sul rifinanziamento dell’impianto pubblico di compostaggio aerobico dei rifiuti organici di c/da Lagani a Calatafimi-Segesta

Il Governo regionale con propria delibera rende finanziabile l’impianto pubblico di compostaggio aerobico dei rifiuti organici di c/da Lagani a Calatafimi-Segesta, ubicato in un terreno confiscato alla mafia. Tutto questo dopo che lo stesso impianto nel giugno del 2018 era stato escluso dalla programmazione dei fondi per lo sviluppo e la coesione 2014/2020, relativi al Patto per il Sud.

“È una grande vittoria dei 9000 cittadini di Alcamo e Calatafimi-Segesta che hanno firmato le due petizioni popolari che chiedevano, con forza, di puntare sul l’impianto pubblico di compostaggio aerobico in alternativa ai due impianti privati di trattamento rifiuti proposti, rispettivamente, dalla Solgesta a Calatafimi-Segesta e dall’Asja Ambiente ad Alcamo” questa la reazione dei comitati “No Inceneritore-Gassigficatore di Calatafimi Segesta” e “Comitato Tutela Ambiente e Territorio di Alcamo.
Nove mila firme sono state consegnate all’Assessore Regionale all’Ambiente Pierobon, lo scorso 12 marzo.

E a questi si rivolgono i comitati ambientalisti ringraziandolo “per la scelta coraggiosa, di tornare indietro rispetto alla decisione del Governo Regionale, per noi, incomprensibile e sbagliata, del giugno del 2018, che aveva escluso l’impianto pubblico di c/da Lagani dalla programmazione dei fondi per lo sviluppo e la coesione 2014/2020, relativi al Patto per il Sud”.

I comitati inoltre sottolineano che la loro “battaglia per l’affermazione dei principi di legalità e di una corretta e sostenibile gestione dei rifiuti nella provincia di Trapani non si ferma con questo importante risultato”.
“Vigileremo – concludono – sulla rapida esecuzione della decisione del Governo Regionale, i 15 milioni di euro devono essere decretati subito, in modo da avere l’impianto di compostaggio operativo prima possibile”.

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