In aiuto a Messina Denaro

Tre arresti, un ufficiale della Dia, un carabiniere e l’ex sindaco Vaccarino

Svetonio, al secolo Tonino Vaccarino, ex sindaco di Castelverano, è tornato in manette. L’alias Svetonio glielo aveva attribuito il boss latitante Matteo Messina Denaro all’epoca in cui Vaccarino, per incarico del Sisde del generale Mario Mori, intrattenne una corrispondenza con il capo mafia latitante, si dice all’insaputa di questi, sperando in una resa, boss  che però una volta scoperto il doppio gioco le minacce non gliele mandò a dire. Stanotte i Ros hanno arrestato Vaccarino e con lui un colonello della Dia, Marco Zappalà, e un appuntato dei Carabinieri in servizio a Castelvetrano, Giuseppe Barcellona. Indagini nell’ambito delle ricerche del latitante di Cosa nostra. Già l’indagine Artemisia dei Carabinieri sulla massoneria segreta trapanese, con l’arresto di tre poliziotti, aveva messo in luce incredibili lacerazioni nella rete calata dalle forze dell’ordine per la cattura del latitante, adesso questa operazione che conferma come Matteo Messina Denaro avrebbe al suo servizio proprio alcuni di quegli investigatori che sulla carta sono impegnati nella sua cattura. Zappalà, Barcellona con Vaccarino  sono accusati di essere state delle “talpe”, per aver passato notizie riservate a un mafioso trapanese dell’entourage del padrino ricercato. A firmare gli arresti il procuratore Lo Voi, l’aggiunto Guido, i pm Padova e Dessì, a firmare l’ordinanza il gip Morosini. Pesanti le accuse per tutti e tre, in particolare Barcellona, addetto alle intercettazioni, ne avrebbe svelato una in tempo reale. Le indagini poi su Vaccarino confermano quello che da tempo si sospettava sull’ex sindaco Vaccarino e cioè che lui incaricato dal Sisde di tenere una corrispondenza con Messina Denaro, di fatto avrebbe fatto il doppiogioco, e questa circostanza aprirebbe squarci anche sul vero ruolo del generale Mori, all’epoca capo dei servizi segreti civili.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.