Dal “decreto Salvini” alla “legge Salvini”. “Uno scempio da fermare”. Aggiornamento (VIDEO)

In Consiglio Comunale si è discusso su una Mozione di Indirizzo presentata dal gruppo consiliare di Alcamo Bene Comune/Alcamo Cambierà, che si proponeva di impegnare l’Amministrazione nel bloccare gli effetti del “decreto Salvini”, decreto sulla sicurezza che investiva anche il campo dell’immigrazione,  ora “legge Salvini”. I proponenti, con relazione di Caterina Camarda, hanno presentato un emendamento per aggiornare la Mozione, perché presentata quando ancora si parlava del “decreto Salvini”, quindi sarebbe stato un dibattito anacronistico.

Camarda ha criticato la legge sia dal punto di vista “umanitario”, perché “si parla di persone, che dall’oggi al domani diventeranno irregolari”, che si riverseranno in strada senza un aiuto e si sa che chi è all’estremo può delinquere, perché si deve pur campare, quindi si creerebbe un problema anche relativo alla sicurezza. Emergenza contrastata creando un sistema che a sua volta crea ulteriore emergenza, questo in sintesi parte del pensiero espresso dalla Consigliera di ABC. Camarda nel suo intervento altresì ha rimarcato che al governo c’è il Movimento 5 Stelle e che di conseguenza risulta complice della Lega di Salvini.

Dai banchi della maggioranza un primo intervento della Consigliera Puma, che ha detto senza mezzi termini che appoggiava la Mozione e che aveva provato rabbia, “perché – ha affermato Puma – l’avrei voluta presentare io”. Dalle parole della Puma si è ben evidenziato un richiamo ai valori che hanno spinto molti a far parte del Movimento 5 Stelle, che certo sono disattesi dalla “legge Salvini”. e per rimarcare la contrarietà ha ricordato che altri comuni, tra cui Torino, amministrata dai 5 Stelle, hanno accettato di richiedere la sospensione degli effetti dell’allora “decreto Salvini” fino al compimento dell’iter parlamentare. Infine per rimarcare la sua contrarietà, la Puma, ha ricordato che lei stessa aveva presentato una Mozione per iscrivere il Comune di Alcamo all’anagrafe antifascista,  perché “Non ci può essere discriminazione, violenza e arretratezza culturale”. (In fondo all’articolo l’intervista alla Consigliera)

Dello stesso tenore l’intervento della Consigliera 5 Stelle Alessandra Cuscinà, infatti anche lei si è appellata ai principi del Movimento 5 Stelle.

Altri interventi dai banchi dell’opposizione hanno ribadito i concetti espressi nella Mozione e sottolineato il lato umanitario, assente nella Legge, e il rischio sicurezza che è destinato ad aumentare. Interventi caratterizzati da partecipazione emotiva e preoccupazione non solo per Alcamo, ma per la Nazione intera. Sono stati espressi concetti chiari, legati al principio comune della solidarietà e dell’azione politica concreta. In particolare Cracchiolo del Partito Democratico si è espresso con voce strozzata, principalmente contro gli effetti negativi sulla sicurezza, e infine Gino Pitò, che ha concluso il suo intervento così: “Volevo chiudere con una citazione di un giornale sovversivo, che mio onoro di leggere, e con una della persona più sovversiva della storia dell’umanità”. La prima è del giornale cattolico l’Avvenire, che in sintesi critica coloro che hanno votato questa legge, però poi parlano di Gesù, “Lui prima di nominarlo bisogna conoscerlo”, quindi un contrasto tra i principi espressi con l’adesione a quel tipo di Legge e i principi cristiani. La seconda citazione sono le parole di Gesù: “Ero straniero e non mi avete accolto”.

Per l’Amministrazione è intervenuto in prima battuta l’Assessore Lombardo, che ha ricordato il suo impegno per denunciare le condizioni pessime degli immigrati che venivano ad Alcamo per lavorare nelle campagna nei periodi di vendemmia e raccolta delle olive, ma ha sottolineato che la problematica è ampia e porta alla memoria, anche recente, i casi di sfruttamento dell’accoglienza per affari propri. “Una questione – sottolinea Lombardo – molto molto complessa. Difficile stabilire cosa è giusto e cosa sbagliato”.

In seconda battuta l’Assessore Stefano Alessandra, che ha ribadito con forza che Alcamo è per l’accoglienza e che tutti i comuni si stanno attivando, con l’ausilio della prefettura, per prendere le misure necessarie per essere pronti ad un tale cambiamento.  E infine sempre Alessandra, che “i servizi sociali si sono già attivati per star vicino a coloro che avranno bisogno, proveniente dai centri di accoglienza”.

Sempre dalla maggioranza il suo capogruppo, Francesco Cusumano, ha espresso il favore del suo gruppo nei confronti della mozione, così come emendata, ma ha ricordato le problematiche comunque preesistenti con le leggi passate, quindi un argomento da trattare senza pregiudizi. Infine ha sottolineato che si parla di una legge che vorrebbe contrastare il business fatto sulla pelle dei migranti, che comunque ha delle criticità.

Il voto finale ha visto il si di tutta l’aula.

Il nostro giornale ha realizzato degli approfondimenti sul dibattito in aula con delle interviste

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