Scontro sui rifiuti

Tranchida lascia il cda della Srr, destino difficile per i dipendenti della Trapani Servizi

Certe volte e non poche volte, si ha come l’impressione che il tempo a Trapani non scorra mai. E questo perché puntualmente vi sono problematiche che si presentano. Una di queste riguarda la Trapani Servizi e il Cda della società una volta definita d’ambito, Ato, e ora indicata come Srr. Era sindaco Fazio quando a inizia anni 2000 , all’affacciarsi degli Ato rifiuti, si profilò la problematica che si concluse con la decisione di Fazio di non portare la sua città dentro l’Ato, lasciando in piedi per la raccolta e smaltimento rifiuti la Trapani Servizi. La questione è nota a tanti e portò anche sotto processo l’allora sindaco per le parole di troppo pronunciate nei confronti dell’allora presidente della Sau Vito Dolce e dirette a tagliare ogni potere all’avv. Vincenzo Scontrino che sedeva nel cda dell’Ato. I due, Dolce e Scontrino agli occhi di Fazio rappresentavano una stessa cosa e così se Scontrino non si fosse dimesso dall’Ato, a lasciare l’incarico di presidente della Sau, per ripicca, sarebbe stato Dolce. Così accadde. L’allora sindaco però finì sotto processo per i modi e le maniere usate contro Dolce, si prese la condanna e lui commentò quasi che era ben felice di essersi preso la condanna “per avere tutelato Trapani e i suoi cittadini dall’Ato e dal rincaro di coste e tariffe”. Le cose come sono andate non hanno fatto brillare, sotto il profilo della pulizia, e non solo, la città. La raccolta differenziata ancora oggi è lontana dall’essere praticata, e forse per le cause bisogna risalire proprio a quei giorni. Trapani servizi ha continuato a lavorare, la città non è stata mai un bel vedere, con le multe inflitte da Regione e Stato e che hanno colpito i conti pubblici e non solo quelli, perché per i cittadini i costi si sono appesanti per le tasse imposte, che nel calcolo non potevano non tenere conto delle sanzioni giunte in Municipio. Il neo sindaco Tranchida, che con l’Ato adesso liquidato non fu mai tenero da sindaco di Erice, cosa che non gli fece mai passare per la mente di comportarsi come il suo analogo trapanese, ora sta cercando di mettere le cose in ordine, ma sulla sua strada si ritrova, oggi come ieri per Fazio, i lavoratori della Trapani Servizi. Trapani è sotto la gestione della nuova Srr, la raccolta e smaltimento è stata affidata alla società Energetikambiente, erede dell’Aimeri, che fu la società alla quale l’Ato del tempo aveva appaltato il servizio, ed i lavoratori della Trapani Servizi, destinata concludere la propria esistenza societaria, dovrebbero passare alla nuova società. Il tutto doveva essere avallato dal cda della Srr della quale il sindaco Tranchida è presidente. Anzi era presidente. Si è infatti dimesso dopo che all’interno del Cda gli altri due componenti hanno votato contro la delibera che nel merito era stata proposta dal primo cittadino trapanese. Suoi avversari in cda sono stati gli altri due componenti, Di Girolamo, sindaco di Marsala, e Bica, sindaco di Custonaci. Tutto adesso è un gran casino, ci sia consentito il termine. La delibera avrebbe permesso di non licenziare i lavoratori della Trapani Servizi , facendoli transitare semmai alla Energetikambiente con il sistema del distacco, in attesa dell’adeguamento della pianta organica della Srr. Sostanzialmente intanto un centinaio di lavoratori non avrebbe perso il posto di lavoro, avrebbero continuato a lavorare con la Trapani Servizi in attesa dell’avvio della raccolta dei rifiuti porta a porta da parte di Energetikambiente. I posti di lavoro ad avvio di attività pare non mancheranno e così nelle more Tranchida pensava si potesse procedere. Pensava male a sentire gli altri due sindaci componenti del Cda. Tranchida si è così dimesso rimarcando come la delibera proposta era perfettamente legittimità e basata sul rispetto della legge “che impone alla Srr l’assunzione dei lavoratori”. Questa la dichiarazione di Tranchida trasmessa ieri agli organi di stampa: “Prendo atto che in seno al Cda insiste una profonda divergenza tecnico-giuridica, oltre che politico-amministrativa, circa l’approvazione della mia proposta di deliberazione per il transito del titolato personale in forza alla Trapani Servizi S.p.a. alla SRR, così come previsto per legge, e coerentemente rassegno dunque le mie dimissioni da presidente. Tanto è stato al pari comunicato doverosamente a tutti i Sindaci della Srr ringraziandoli per la fiducia. Una delibera proposta nel rispetto della legge che impone alla SRR l’assunzione dei lavoratori e non condivisa dagli altri due sindaci del Cda (Marsala e Custonaci), nonostante fosse blindata in termini di garanzie tutte per la SRR. Da stamani gli uffici legali e il segretario generale della Trapani Servizi e Comune di Trapani sono riuniti per approfondire gli scenari conseguenti alla mancata deliberazione della SRR. Stamattina si dovrebbero conoscere le determinazioni che ieri a tarda sera la Giunta di Palazzo D’Alì dovrebbe aver preso “per deliberare le azioni conseguenti da intraprendersi a tutela lavoratori Trapani Servizi e per far partire puntuale il servizio di raccolta differenziata porta a porta prevista per gennaio, oltre che mantenere efficiente il corrente servizio”. Ovviamente l’attualità, la contingente e stringente attualità, ha fatto dimenticare il passato e l’origine, riteniamo noi, del problema. Tanto, siamo in tema, i mali di allora sono prescritti!

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.