D’Alì, altro rinvio

Procedimento per l’applicazione della misura di prevenzione: sull’obbligo di dimora la difesa chiede tempo per produrre nuovi documenti

Nessun intervento conclusivo oggi per il procedimento incardinato dinanzi al Tribunale delle misure di prevenzione di Trapani e che riguarda la richiesta della Procura di Palermo di applicare l’obbligo di dimora all’ex senatore ed ex sottosegretario all’Interno Tonino D’Alì. La difesa del noto politico trapanese ha infatti chiesto un ulteriore termine per produrre nuovi documenti a difesa del senatore D’Alì che da ultimo è stato anche citato, senza alcuna altra conseguenza giudiziaria, nel procedimento antimafia “Pionica” a proposito di suoi contatti con alcuni dei soggetti indagati per appartenenza all’associazione mafiosa. Il Tribunale accogliendo la richiesta della difesa ha rinviato il procedimento al prossimo 24 maggio. Intanto si attende la fissazione del processo di appello dove D’Alì dovrà comparire come imputato di concorso esterno in associazione mafiosa, dopo che la Cassazione ha annullato, per l’appunto con rinvio, la sentenza che dichiarava la prescrizione del reato sino al 1994 e l’assoluzione per il periodo successivo  e sino al 2011.
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