LA FAVOLA DELLE REGIE TRAZZERE DI SICILIA-CAPITOLO VI-PARTE-I.

IL RE CON DECRETO DELL’11 FEBBRAIO 1792 ORDINA ALLA DEPUTAZIONE DELLE STRADE DEL REGNO LA “VENDITA” DELLE PORZIONI DI TRAZZERE OVE NON TRAGITTA PIU’ ALCUN BESTIAME.  DUE LETTERE ENTRAMBE DEL 3 MAGGIO 1799 DELLA DEPUTAZIONE CONTRO I RECLAMI DI CONTI PER  L’AVVENUTA VENDITA.

DI ANTONINO MESSANA

L’argomento riguardante la “vendita delle trazzere” si ricava dai numerosi e ricchi  documenti della busta 1289 del “Fondo  Real Segreteria Incartementi” custoditi presso l’Archivio di Stato (Catena) di Palermo. Come già detto le carte sono molte e a mio giudizio sono di fondamentale importanza per i nostRi fini, tanto che dimostrano a chiare  lettere l’appropriazione da parte della Corona di tratti di terre confinanti con vie pubbliche o addirittura viottoli, trasformate d’autorità in Regie Trazzere larghe canne 18.2. Pertanto il viottolo verrà allargato a canne 9.1 per la costruzione della strada carrozzabile, la restante parte di terra della medesima larghezza se non è utile al passaggio degli animale verrà venduta o data in censo ai medesimi possessori.

            Per essere esplicito e chiaro pubblicherò tutti i documenti in mio possesso. Conservarli nel mio cassetto non ha senso. In questo caso sicuramente avrò fatto spese inutili. Allungherò chiaramente di diverse puntate la rubrica. Peraltro, ho già pubblicato tutti i documenti della “busta 275 del Maestro Segreto”. I provvedimenti del nostro Maestro e i nuovi della Deputazione sono direttamente collegati con la decisione presa dal Parlamento Siciliano del 5 aprile del 1788 (Vedi capitolo IV-parte I, pubblicato il 30 aprile 2016). All’epoca il Maestro Segreto, avendo già scritto la “Consulta del 1° febbraio (vedi capitolo capitolo V-parte IV, pubblicato il 16 settembre 2017) e ottenuta  la risposta del Re con il “Motivo Fiscale” del 15 Aprile (Vedi capitolo capitolo V-parte V, pubblicato il 14 ottobre 2017), il Marchese ha fatto numerosi passi per rintracciare le Trazzere del Regno fino ad arrivare all’ultima lettera che scrisse al Re il 16 febbraio 1789. Pur, tuttavia abbiamo visto che ha tenuto ferme le classificazioni delle strade in “Regalie, Vie pubbliche e Trazzere”. Per rinfrescare la memoria il Segreto nella sopracitata lettera del 1789 ha scritto al Re le seguenti testuali parole:”la larghezza delle trazzere e vie pubbliche che variano  da territorio a territorio e la maggiore larghezza durante il percorso mano mano si riduce ad una larghezza miserabile. Vedi capitolo V-parte VIII, pubblicato il 10 febbraio 2018. Rammento che Santagati ha ritenuto regolare simili percorsi) . Abbiamo letto pure che il Segreto non ha trovato “Istruzioni Generali che prescrivessero la larghezza delle Trazzere per tutto il Regno (Vedi capitolo V-parte VII, pubblicato il 23 dicembre 2017). Tuttavia, il Re, già in parte istruito dal Segreto, non ha la pazienza di aspettare le decisioni ultime del Segreto (che si concluderanno nel 1806 con la pubblicazione delle “Istruzioni”) e già nel 1792 con Decreto dell’11 febbraio autorizza la Deputazione delle Strade a riscattare le Trazzere usurpate per costruire le nuove strade e vendere i tratti non più utilizzati al passaggio degli animali agli stessi usurpatori.

            La Deputazione esegue con grande scrupolo la volontà del Re espressa nel Decreto attraverso una perizia eseguita dall’agrimensore Giacomo Cusumano e col consenso di Conti, Baroni e Ufficiali del Re procede alla acquisizione delle Trazzere usurpate e alla vendita di parte di esse. Vedremo in seguito che le “Regalie”, così pure le Vie pubbliche vengono allargate fino a raggiungere la grandezza di canne 18.2.

            Osserveremo qui di seguito che il Re revoca il vecchio Decreto del 1792 dopo ben nove anni dal decreto e dopo i primi provvedimenti esecutivi relativi all’ordine del Re intrapresi dalla Deputazioni e inseriti nel corso della costruzione della strada carrozzabile Palermo-Messina per le montagne. La revoca del suddetto Decreto è stata stimolata da alcuni Conti e Baroni con la scusa che la vendita delle Trazzere ha danneggiato il passaggio degli animali. L’intera Deputazione dimostrerà la falsità dell’assunto.

            Per altro verso, per quel che ci riguarda, verrà esplicitamente chiarito che la Deputazione delle Strade ha considerato le Vie pubbliche, le Regalie e le Trazzere tutte larghe canne 18.2.

            I suddetti episodi si ricavano da ben due lettere manoscritte del 3 maggio del 1799: la prima senza alcuna firma, ma con l’intestazione “Deputazione delle Strade del Regno, la seconda firmata Luigi Moncada ed altre firme. Qui sotto  li ho riportate in originale e per facilitare la lettura li ho trascritti.

…Data una rappresentanza del Principe di Paternò dell’anno 1792 sul proposito; ed implorarono la sospensione di detta vendita e censuazione di trazzere. Vi mise S.M. questi due ricorsi alla Deputazione scrivente per riferire e provvedere. In esecuzione del Real Comando rassegna dunque la Deputazione di aver proceduto a detta vendizione in seguito di Real ordine sciolto il 11 febbraio 1792 dietro una rappresentanza del Principe Paternò; è con quale Real decreto S.M. approvò la vendita, e censuarione delle trazzere inutili ai viandanti, e non servibili ad uso erba; e soggiungo d’aver adibito tutte le cautele per informarsi in detta vendita e censuarione, alla volontà del sovrano; ed infatti dopo gli avvisi non pochi di quelli, che avevano usurpato le…

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…trazzere ne hanno pagato l’importo, ed ad altri si sono concessi ad enfiteusi; e con questo mezzo si è ricavato un capitale da applicarsi alla costruzione di dette strade carrozzabili; e per quanto poi riguarda l’opposizione fatta dai ricorrenti su riferiti vale a dire che si doveva prima esaminare dalla Deputazione quali erano le utili, e quali le inutili trazzere, risponde essersi definito da S. M. nell’approvare la rappresentanza del Principe Paternò, che dovevano intendersi per trazzere inutili, quelle limitrofe alle strade già costrutte. E finalmente fa considerare, che le trazzere dei ricorrenti derivano dal proprio interesse, e non dal vantaggio del Pubblico, perché essi avevano dette trazzere occupate e censite, tanto è vero che erano divenute inutili quantoché erano state occupate. In vista di tali cose si compromette della sovrana approvazione.

Concludendo l’epistola afferma a chiare lettere che la Deputazione delle Strade ha vagliato con scrupolo quali sono state le Trazzere utili e quelle inutili al passaggio degli armenti ed ha venduto ai possessori solo i margini delle terre non servibili al transito degli animali. Pertanto i reclami dimostrano solo un interesse proprio dei ricorrenti.

            Ecco la seconda lettera della Deputazione in parola firmata dai Deputati Luigi Moncada, Principe di Torremuzza e Duca di Paternò.

S .R. M.                                            Palermo 3 maggio 1799

Pagina 1

Avendo questa Deputazione in esecuzione degli Ordini di V. M.  passato alle vendita e censuazione delle antiche trazzere collaterali alle strade carrozzabili già costruite e che si stanno costruendo il Conte San Marco di Fitalia, l’Abate Canonico Peggio, il Principe di Partanna, Don Stanislao La Lumia, Don Giuseppe Bravata, l’Amministratore della Casa Cattolica Presidente Damiani, ed il Marchese dell’Agliastro hanno esposto alla M.V. Per le annesse loro suppliche, che riesce di pregiudizio al pubblico tragitto, ed al passaggio del bestiame questa provvidenza  poiché essendosi le strade nuovamente costruite formate con la larghezza di canne 9, e palmi 1, sono divenute metà

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di come erano le antiche trazzere di canne 18.2, e per sostenere questa proporzione antepongono, che se V. M. avrebbe inteso le loro voci, avrebbe formato diverso concetto di ciò che rappresento il Presidente Paternò nell’anno 1792 con una rimostranza allora in qualità di Deputato del Regno e Regio Delegato, che le Trazzere unicamente erano necessarie in quelle parti nelle quali non esistevano Strade costruite, ed all’incontro inutili, dove già le strade erano Salciate soggiungendo, che avendo V.M. con Real Dispaccio sotto li 11 febbraio di detto anno 1792 approvata la vendita o censuazione delle Trazzere inutili al passaggio dei viandanti e non servibili ad uso d’erba per il comodo degli animali che vi transtano, doveva prima la Deputazione verificare quali erano quelle che divenivano inutili, e indi venderli o censuarle; E perciò hanno chiesto, che la Deputazione sospendesse la vendita e lasciasse le trazzere in quelle estensioni che da tempo immemorabile sono state.

            Rescrisse V. M. sul primo Memoriale addì primo…

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…dello scorso per la via della Real Segreteria di Stato di dire la Deputazione l’occorrente; e sull’altro, che la deputazione istessa provvedesse sull’esposto, come regolarmente convenga, accio non siavi motivo di giuste lagnanze.

            La Deputazione si ravvisa perciò nella precisione indispensabile di rassegnare a S.M., che essendosi regolata a tenore dei reali ordini, la sua condotta non ha potuto motivare a quelle lagnanze, che i ricorrenti unicamente hanno prodotte, perché non v’à ad essi a genio la sovrana prescrizione.

            V.M. dietro una rappresentanza del Presidente Paternò allora Deputato e Regio Delegato incaricato per la costruzione delle Strade Pubbliche del Regno con Dispaccio del 22 ottobre 1791 ricercò sapere se le Trazzere antiche rimaste ai fianchi di quelle nuovamente costruite, potevano tuttavia somministrare comando ai viandanti, o ai possessori dei fondi vicini, e se davano il pascolo agli animali, che transitavano, e se potevano aver dominio i possessori dei vicini fondi.

            In seguito il Deputato Paternò credendo nata tale…

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…ricerca dall’avere insinuato con sua rappresentanza in data del 14 aprile 1790. Di potersi vendere col verbo regio o concedendosi per ritrarre qualche  profitto a vantaggio della costruzione stessa delle strade rassegnò che intendeva parlare di tutte le trazzere del Regno, ma di quelle sole che erano divenute inutili per la costruzione delle Strade Carrozzabili, poiché quanto le prime erano necessarie al commercio, al comodo del Bestiame che si trasporta da un luogo all’altro, e dai viaggiatori, così le seconde non erano più necessarie al uopo, per cui furono destinate, perché il transito si fa tutto nelle strade Carrozzabili più piane e solide, onde restando le antiche Trazzere affatto inutili, era conveniente di ricavare qualche profitto con la vendita o censuazione delle medesime, tanto più che le Trazzere, per la costruzione della nuova strada la Deputazione del Regno giusta d’ordine Reale bisognava comprarle dai vicini proprietari dei fondi, onde non era giusto, che costoro da una parte si rimborsavano dei Capitali delle terre vendute alla Deputazione, e dalla altra si godevano a loro beneficio le antiche Trazzere, con appropriarsele per uso di seminero…

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…di pascolo, come praticavano e tutt’ora praticano impunemente, quando che queste nel nostro Regno erano, come lo sono de Regalibus, e non di loro pertinenza, in effetti un Ministro togato per farle sussistere, e per le contese che passano avverani, che si è il Regio Maestro Segreto concludendo esso deputato Paternò la sua rappresentanza, che la vendita non recava incomodo allo Bestiame per il pascolo, giacche le trazzere non sono state per uso di pascolo nel transito, e il Padrone del Bestiame, quando il viaggio e lungo, e distante, suole affittare il pascolo vicino alle Trazzere in quei fondi, ove deve pernottare, e di fatti clandestinamente le vecchie trazzere se le avevano appropriato i padroni dei fondi vicini.

Di risulta la M.V. Con Real Dispaccio del 11 febbraio dell’anno seguente, per vja  del Consiglio delle Finanze comandato a detto Regno Delegato il primo marzo 1792; si degnò manifestare la sua deliberazione di approvare la vendita, o la censuazione delle Trazzere inutili al passaggio dei viandanti, e non servibili al uso d’erba per comodo degli…

Pagina 6

…animali che vi tragittano.

            Eseguendo il Regio Delegato, e i passati Deputati il Sovrano comando, facendo precedere un esatto esame nelle strade carrozzabili, per andare a Messina per le montagne della quantità delle trazzere, e chi siano stati gli occupatori con l’intervento e contraddizione degli interessati che sono appunto i ricorrenti, nel tempo stesso che ne risultò la quantità rispettiva, rilevò uniformemente a quanto dal Regio Delegato si era a V.R.M. Rassegnato, di avere parte seminato a conto proprio le trazzere, parte date ad erba e alcune censiti a diversi inquilini, dai quali ne ritraevano il Censo. Quindi fu che la Deputazione non meno per eseguire il Sovrano comando, che per accettare l’amministrazione delle strade, al di cui vantaggio ne ordinò V. R. M. ricaderne l’importo, fece affiggere gli avvisi per chi voleva attendere alla compra, o sia censuazione delle stepe/ questa Sovrana Disposizione produsse l’effetto che il Marchese Balistreri pagò l’importo di quelle Trazzere da lui occupate, e da altri furono

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avanzate le rispettive offerte, sebbene da sommesse persone degli occupanti se ne sono stipulati in maggior parti i rispettivi contratti di enfiteusi.

            Da tutto ciò vede bene V.M., che le Trazzere sono de Regalibus, e a tutta ragione dispose, e ne diede la pertinenza alla Deputazione per impiegarle a profitto delle pubbliche strade carrozzabili e che la deputazione, previo l’esame fattone passò alla censualizzazione delle stesse; e quantunque i Ricorrenti con lo scudo del vantaggio del pubblico per il transito del bestiame, si studiano di colorire il fine proprio, pure la verità è quella che vogliono profittare delle Trazzere, che trovavansi dagli stessi occupate, e ne ricavavano fruttato, e i censi dagli enfiteuti: ne giova il sofismo di dire: che V.R.M. con il Dispaccio del 11 febbraio 1792 prescrisse di approvare la vendita, o censuazione delle Trazzere inutili al passaggio dei viandanti e non servibili ad uso d’erba, e che in conseguenza dovrà la Deputazione…

Pagina 8

…pria esaminare quali pezzi erano utili e quali gli inutili, poiché il Regio Delegato Presidente Paternò chiaramente rassegnò a V. M., quanto erano utili le Trazzere del Regno, perché ancora non costruite le Strade, così all’incontro erano inutili quelle rimaste al lato delle Strade Carrozzabili, e perciò fu che V. R. M. prescrisse la vendita, o censuazione delle inutili per distinguersi da quelli utili, ove non vi sono le carrozzabili.

            Quando poi manchi ogni altro argomento delle inutilità di queste Trazzere, il migliore, ed il più certo, o Sire, si è quello della esperienza  e del fatto lungi che quello di cui si tratta, siano state destinate al pubblico vantaggio, eransi i limitrofi possessori usurpate, colte o censite e senocché la Deputazione non pensò di censirle o di venderle, non si sviluppo mai l’affettato zelo degli Usurpatori, che oggi soffrono di mal talento il pagamento del Canone che si è dovuto  per altro discretamente costituire, ne sono per gli Enfiteuti, che i medesimi possessori, o sotto il proprio, o sotto altro nome.

            La Deputazione quindi ha proceduto in queste concessioni

Pagina 9

…uniformemente alle Sovrane prescrizioni di V. M. che ha ligiosamente eseguite, onde è nello Stato di aver già stipulate le enfiteutiche Concessioni; Spero che la V. M. si degnerà di approvare la sua condotta, e non dar retta alle affettate istanze di Coloro che pretendono tagliare il legittimo acquisto, che la Deputazione ne ha fatto, e dalla serie di questi fatti potrà la  M.V. Riconoscere, che i Ricorrenti invece di essere animati di zelo del pubblico vantaggio sono sedotti del proprio particolare interesse e abuso fatto di queste Trazzere; mentre pieni di ossequio augurando alla M. V. tutta la felicità e lunghi anni ci sottoscriviamo

S .R. M.                                                        Palermo 3 maggio 1799

Umili/mi ed Osseq/mi Sudditi e Vassalli

Li Deputati per la costruzione delle

Strade del Regno

Ab.te Luigi Moncada Dep.to

Il Principe Di Torremuzza Dep.to

Il Duca di Paternò di Manga

nelli Dep.to

            In conclusione anche con questa ulteriore lettera i firmatari Deputati per la nuova costruzione delle strade carrozzabili dimostrano la precisione e scrupolosità usate dalla Deputazione nel procedere alla vendita delle porzioni di trazzere non più utilizzati al passaggio del bestiame. Di conseguenza gli esposti firmati dal Conte di S. Marco, dal Conte di Fitalia, dal Pricipe di Partanna ed altri personaggi compreso il Marchese dell’Ogliastro sono  solo pretestuosi e le vendite delle porzioni di trazzere sono esattamente in contrasto con i propri interessi. Da notare infine, a pagina cinque, che le vendite sono state pertinenti perché costituivano “Regalibus”.

             Vedremo in seguito che la Deputazione ha allargato le Regalie che potevano essere anche viottoli, usando la stessa larghezza delle Strade armentizie (canne 18.2), però è stata puntigliosa e corretta nel procedere alla vendita delle porzioni di terre collaterali alle nuove strade non utilizzati dal passaggo degli animali.

            Con la prossima puntata verrà pubblicata una lettera a firma del Duca di Paternò di Monganelli, Deputato alla costruzione delle nuove strade. A mio giudizio non è un’epistola, ma una supplica.  Qui sotto riporto un brano di chiusura della lettera.

La prossima puntata verrà pubblicata Sabato 5 maggio 2018.

                                                                                  ANTONINO MESSANA

Nota bibliografica

*Santagati Luigi– Viabilità e topografia della Sicilia Antica. Volume I. La Sicilia del 1720 secondo Samuel von Schmettau ed altri geografi e storici del suo tempo, Assessorato regionale siciliano ai BB CC AA, Caltanissetta 2006. Pagina 17 qui sotto riportata:

Nel concludere è giusto fare presente che, oltre alle Regie Trazzere, esistevano anche altre tre tipi di trazzere, il più delle volte appartenenti ai demani comunali e colleganti quindi località minori, le cui larghezze legali erano di 12 canne (m 24,77), 6 canne (m 12,38) e 3 canne (m 6,19). A volte, in realtà, erano le stesse Regie Trazzere che, in prossimità dei centri abitati, riducevano la loro larghezza specie nell’attraversamento degli abitati riducendosi a viottoli non più larghi di 3-4 metri, mentre la larghezza massima veniva mantenuta praticamente solo in campagna. Si ritiene, comunque, che la reale larghezza della trazzere variasse ben più di quanto volesse la legge. In pratica solo le trazzere prevalentemente dedicate alla transumanza, e solo nei tratti dove fosse possibile, in aperta campagna, arrivavano alla larghezza canonica di m 37,68. Altrimenti la larghezza si limitava, anche per le trazzere più importanti ed anche fuori città, a non più di 3,00-4,00 metri e comunque tale da permettere solo il passaggio incrociato di due animali carichi.

Archivio di Stato (Catena) di Palermo– Real Segreteria Incartamenti busta 1289.

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