Asp, Bavetta in bilico

Prospettiva “licenziamento” dopo una ispezione

La Regione potrebbe presto “licenziare” due manager della sanità. Giovanni Bavetta e Maurizio Aricò, rispettivamente commissario dell’Asp di Trapani e commissario degli ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo, hanno ricevuto una diffida da parte dell’assessore alla Sanità Ruggero Razza per irregolarità riscontrate durante ispezioni da parte del personale dell’assessorato. Al centro delle contestazioni lo svolgimento di esami oncologici nel trapanese e la gestione delle nomine all’interno degli ospedali palermitani.

La diffida contro Bavetta che avvia così l’iter per la revoca, che guida l’Asp trapanese da quando l’anno scorso è subentrato a Fabrizio De Nicola, arriva dopo un’ispezione partita in seguito a una riunione in commissione Sanità all’Ars. In quell’occasione il deputato Udc Margherita La Rocca Ruvolo ha segnalato alcuni problemi che riguardano l’Asp guidata da Bavetta, e i funzionari dell’assessorato inviati sul posto hanno scoperto che molti mesi dopo avere effettuato uno screening oncologico l’Asp non ha ancora comunicato ai pazienti i risultati delle visite. Data la delicatezza degli interventi il ritardo è apparso grave all’assessorato, che dunque ha fatto partire l’iter per la revoca contro Bavetta. Il quale ora ha la possibilità di rispondere per iscritto con le proprie controdeduzioni.

È legata alla mobilità del personale e alla gestione delle unità semplici, invece, la diffida arrivata a Maurizio Aricò, commissario di Villa Sofia-Cervello. Anche in questo caso, come racconta Repubblica, tutto è partito da un’ispezione da parte del dipartimento di Pianificazione strategica dell’assessorato al reparto di emodinamica dell’ospedale Cervello, durante la quale i sindacati hanno comunicato delle presunte irregolarità nelle procedure di mobilità interna e volontaria, nell’avvio di unità semplici di Stroke Unit e negli incarichi per dirigere le unità semplici di Malattie infiammatorie croniche intestinali, Genetica, Manipolazione Cellulare, Rischio critico. In più i sindacati hanno contestato alcuni spostamenti di medici tra diverse unità operative. Lo stesso Aricò prima dell’ispezione aveva revocato in autotutela molti degli atti firmati per attribuire nuovi incarichi, ma dopo le verifiche l’assessorato ha deciso di licenziare il dirigente. Che anche in questo caso ha la possibilità di rispondere, difendendosi per iscritto. Ma anche per lui intanto via all’iter per la rimozione.

fonte livesicilia.it

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