Castellammare, finanziato restauro della chiesa del Purgatorio: “Torna alla città un luogo ricco di storia”

Pronti 400 mila euro per la chiesa del Purgatorio. Progetto presentato da Amministrazione e architetti

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. È stato presentato sabato scorso il progetto di manutenzione e restauro della chiesa delle Anime Sante, conosciuta per Purgatorio o Santa Lucia, nella zona pedonale di corso Garibaldi.

Il progetto è stato presentato dal Vice Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblico Salvo Bologna e dagli architetti che hanno curato il progetto: Giovanni Picciuca e Daniela Bandiera. L’intero progetto è nato dall’input di don Fabiano Castiglione, parroco della chiesa Madre di Castellammare e dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Nicolò Coppola. L’intero progetto di manutenzione dell’edificio e il restauro è stato finanziato dalla Regione Siciliana nel 2015 per un importo totale di 400 mila euro.

In particolare gli interventi, come illustrato dagli architetti, riguarderanno il rifacimento della copertura (danneggiata e soggetta alle infiltrazioni di acqua che creano parecchia umidità), restauro e riconfigurazione del prospetto su Corso Garibaldi, riconfigurazione della scala di accesso al campanile e alla cripta, restauro degli stucchi e dell’apparato figurativo danneggiato dall’umidità e dai crolli, riqualificazione dei locali annessi (cripta, ossario e relativo accesso alle vicine fosse granarie), revisione degli infissi e degli impianti e molto altro.

La chiesetta del Purgatorio ha un’importante valenza per la città di Castellammare del Golfo, infatti è tra le chiese più antiche ed è stata temporaneamente la chiesa Madre della città. “All’inizio del 1600 si stabilizzava intorno alle fosse granarie uno spazio ad hoc detto “chianu di lu funnacu”, su cui si attestavano edifici con specifica funzione tra i quali la chiesa del Purgatorio. – spiegano gli Architetti Picciuca e Bandiera – Nel decennio 1726-1736 la chiesa ha ospitato la parrocchia fungendo da chiesa Madre, poiché la Matrice era interessata da lavori di ammodernamento ed ampliamento. Il 17 luglio 1753 – continuano – a seguito della concessione data dal Rev. Giuseppe Carollo ai membri della congregazione Maria SS del Paradiso iniziò la costruzione della sepoltura, affidata al muratore trapanese Mastro Giovanni Pisano per il prezzo complessivo di onze 78. Nel corso della seconda metà del 1700 – concludono – dopo la costruzione della cripta al chiesa viene abbellita e rivestita da marmi ad opera di benefattori locali.”

Per l’assessore Bologna si tratta di “uno splendido lavoro in sinergia tra professionisti e Amministrazione che determina la crescita del nostro territorio. L’amore, la passione e l’impegno dei nostri cittadini per la città di Castellammare ci permette di ottenere ogni giorni importanti risultati. Con questo progetto ritorna alla città un luogo ricco di storia.”

La chiesa fortunatamente non presenta problemi strutturali o lesioni, quindi i lavori non saranno particolarmente lunghi e permetteranno finalmente l’accesso alla cripta e l’ossario che si trova alla stessa altezza delle vicine fosse granarie. La chiesa del Purgatorio entrerà così nel circuito della “Passeggiata turistica per il Centro Storico di Castellammare” a cura di Maria Lombardo, Rosaria Vitale e Rosaria Asaro; proprio loro hanno portato in questi ultimi anni migliaia di turisti e scolaresche in giro per la città a titolo gratuito. Un servizio fondamentale arricchito l’anno scorso dall’acquisto a parte del Comune di alcune audio guide in lingua italiana e inglese. Inoltre si sta pensando a un progetto condiviso per la fruizione delle fosse granarie e la cripta della chiesa del Purgatorio.

Per l’inizio dei lavori si attende il decreto da parte della Regione ma si prevede di iniziare già il prossimo autunno.

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.