Incendi estate 2017, dopo le manifestazioni partono le denunce

Dopo le manifestazioni di indignazione di quest’estate per i roghi che hanno colpito il territorio trapanese, 10 associazioni del Coordinamento Salviamo i Boschi presentano una denuncia

Denuncia che arriva dopo le iniziative per sensibilizzare i cittadini e spingere le istituzione ad una maggior azione legata alla prevenzione e controllo degli incendi, che hanno visto come apice la raccolta di 3000 firme inviate al Capo dello Stato e nella Seconda Marcia allo Zingaro del 25 agosto 2017. Dopodiché alcune associazioni avevano chiesto ai Sindaci dei territori interessati di sporgere denuncia contro ignoti, ma questa non è arrivata.

Le associazioni del Coordinamento: Circolo “Metropolis“ Castellammare del Golfo, Associazione “Bosco Angimbè” Calatafimi, Associazione “Ecò“ Alcamo, Gruppo “Oasi Zen” Trapani, Italia Nostra sezioni di Paceco e Trapani, Movimento Cristiano Lavoratori Trapani, Associazione “Cambiamenti” Castellammare, Gruppo Micologico Tonino Pocoroba Valderice, Associazione “Peppino Impastato” Cinisi-Terrasini, LegAmbiente sezione di Trapani.

Un unione che non si è messa in evidenza solo nel momento della protesta civile, ma gli eventi nefasti hanno spinto queste associazioni a rivolgersi alla giustizia, chiedendo  “alla Magistratura di fare luce su questo attacco senza precedenti contro il nostro territorio individuando eventuali responsabilità penali, non solo da parte di chi può aver tratto profitto dalla strategia incendiaria, ma anche da parte di chi non ha svolto fino in fondo il proprio compito di prevenzione e controllo”.

La parola d’ordine sembra essere: agire non solo nel momento degli incendi ma creare, fare rete, “una reale sinergia tra tutti i soggetti coinvolti nell’azione di controllo e gestione del territorio, per attuare un’efficace strategia di prevenzione ed evitare che anche quest’anno possa ripetersi nella nostra provincia e in tutta la Sicilia lo scenario di devastazione della scorsa estate”.

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