Operazione dei Carabinieri nel trapanese

I Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo, hanno svolto, nel fine settimana dell’epifania, un servizio coordinato di controllo del territorio, all’esito del quale è stato tratto in arresto ALISEO Francesco, trentenne mazarese. Il giovane, sottoposto agli arresti domiciliari, presso la sua abitazione, si era allontanato arbitrariamente violando così le prescrizioni imposte dal Giudice. Da quel momento sono iniziate oculate ricerche che si sono protratte per diverse ore. L’evaso è stato infatti ritrovato e arrestato per il reato di evasione dagli equipaggi del Radiomobile fuori dalla sua abitazione.

Nel corso del medesimo servizio, i militari della stazione di Mazara Due, invece, hanno fermato e controllato un giovane 27 enne castelvetranese a bordo della sua vettura in possesso di una modica quantità di sostanza stupefacente del tipo marijuana sottoposta a sequestro. Per il giovane è scattata la prevista segnalazione presso la competente Prefettura.

I militari della Stazione di Mazara del Vallo, invece, a conclusione degli accertamenti d’indagine, hanno denunciato alla competente A.G. di Marsala , B.A. 49 enne mazarese, individuato quale autore della tentato furto aggravato ai danni della gioielleria “Toni Chirco” del centrale Corso Umberto I°.

La notte del 18 dicembre scorso, era giunta alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Mazara una chiamata con la quale veniva segnalato un uomo che aveva da poco infranto, mediante il lancio ripetuto di un sasso, la vetrina espositiva di quella gioielleria nel tentativo di rubare i gioielli esposti.

La tempestiva segnalazione ai Carabinieri metteva in fuga il malvivente il quale non riusciva a portare a termine l’azione criminosa.

Da quella notte, hanno avuto inizio le indagini dei Carabinieri della Stazione di Mazara del Vallo che, dopo aver lavorato alacremente al caso, sono giunti all’individuazione del responsabile.

Nel contesto delle indagini esperite, determinante è stata l’analisi dei numerosi filmati acquisiti e l’esaltazione di alcuni dettagli delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza collocati lungo le vie di fuga percorse dal “ladro”.

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