Continua lo scontro tra l’Antiracket e il Comune. Lucchese: “L’Associazione continuerà la propria azione sul territorio”

ALCAMO. Dopo il botta e risposta tra il Vice Sindaco Roberto Russo e il Presidente dell’Associazione Antiracket e Antiusura Alcamese Vincenzo Lucchese dei giorni scorsi, Lucchese si dichiara amareggiato da quanto affermato da Scurto e con una nota dichiara che nonostante tutto “Continua lo scontro tra l’Antiracket e il Comune. Lucchese: “l’Associazione continuerà la propria azione sul territorio”. Pubblichiamo interamente la sua nota stampa:

Le dichiarazioni del vice-sindaco Roberto Scurto, messe per iscritto anche sul suo profilo facebook, mi lasciano letteralmente di stucco a cominciare dal fatto che non si parli minimamente del fatto che l’amministrazione comunale, seppure invitata all’assemblea, non ha partecipato con alcuno dei suoi componenti. Stupefatto e amareggiato anche dall’evidente tentativo di rivoltare la frittata non raccontando le “verità dei fatti”.

Chiedendo le somme del bilancio 2015 con pezze giustificative datate 2016 e 2017 avrei voluto ottenere qualcosa di illegale? Innanzitutto quanto asserito dal vice-sindaco Scurto mi offende e lede la mia posizione ai vertici dell’associazione nonché la mia attività lavorativa. Poi è necessario raccontare cronologicamente alcuni passaggi. Nell’ottobre 2016 la stessa amministrazione Surdi deliberò l’accrtedito del 30% del contributo assegnato alll’Associazione Antiracket e Antiusura Alcamese dal commissario Arnone e l’associazione, nel mese3 di febbraio 2017, lo incassò presentando le spese effettuate in quel periodo (2016 – 2017). In quell’occasione era tutto legale e poi, per le medesime procedure, è divenuto illegale”.

Inoltre – spiega Vincenzo Lucchese – finora né il vice-sindaco Scurto e nessun altro della giunta Surdi ha spiegato perché il 70% di quel contributo, somme che erano già in bilancio e spendibili, non sia stato riportato nel recente esercizio finanziario e sia quindi scomparso. A nome dell’associazione Antiracket e Antiusura non ho chiesto alcun altro contributo ma soltanto l’elargizione di quello già deliberato dal commissario Arnone e che, ritenendolo certo, ci aveva spinto a sostenere nuove spese, quale telefono, stampante e altro, indispensabili per svolgere un minimo di atività. E così il nostro importante organismo è andato avanti grazie all’ anticipazione delle somme da parte mia e all’aiuto di pochi altri.

Anche un altro passaggio non è stato riportato nelle dichiarazioni del vice-sindaco: “Avendo avuto sentore che di quel contributo si fossero perse le tracce, ebbi incontri prima con il segretario generale Bonanno e poi con il dirigente Luppino che mi confermarono come quel 70% non era stato ancora riportato nell’esercizio finanziario 2017. Andai a parlare con il sindaco e con il suo vice Scurto: nessuno mi disse che la procedura da me utilizzata qualche mese prima fosse illegale e quindi non più percorribile. Nessuno, nemmeno lo stesso vice-sindaco Scurto in incontro di pochi giorni fa, mi spiegò che necessitavano progetti nuovi per incassare le somme. Ho ricevuto, invece, soltanto rassicurazioni che tutto si sarebbe risolto e che le nostre spese sarebbero state coperte.

Voglio sottolineare che negli ultimi 5 anni, l’Associazione Antiracket e Antiusura Alcamese ha ricevuto dal Comune soltanto € 600,00, cioè quel 30% del contributo deciso dal commissario Arnone e accreditato, ad ottobre scorso, dall’attuale giunta.

Infine mi fa rabbrividire una dichiarazione, sempre su facebook, del vice-sindaco Scurto che asserisce testualmente “ guardi abbiamo preso parole pure per la sede concessa….mi fermo qui.” Riferendosi al bene confiscato alla mafia e utilizzato come sede dell’associazione. Vorrei tanto che continuasse facendo i nomi di coloro che hanno osteggiano o ostacolano questo presidio di legalità che l’associazione rappresenta.

In ogni caso, – conclude Lucchese – anche senza la sede e il contributo per il suo funzionamento, l’Associazione Antiracket e Antiusura Alcamese continuerà la propria azione sul territorio proseguendo ad assistere e sostenere le persone che hanno avuto il coraggio di ribellarsi, alcune delle quali con il Presidente si sono recati a testimoniare in importati processi tuttora in corso, ma non veniteci a dire che siete a fianco dell’associazione, come avete promesso il giorno dell’inaugurazione della sede.

Se queste sono le giustificazioni dell’Amministrazione Comunale, sono irricevibili sotto tutti i punti di vista  e credo che sia davvero desolante se non addirittura terrificante!

Insomma vorrei capire se la Giunta Comunale Alcamese riconosce o meno il ruolo dell’associazione che presiedo e se veramente vuole essere paladina della legalità e dell’antimafia.”

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