Il racconto della cattura

I tre evasi dal carcere di Favignana arrestati grazie ad un maxi blitz sull’isola condotto dai Carabinieri e dal nucleo speciale della Polizia Penitenziaria

Vengono interrogati in queste ore presso il comando provinciale dei carabinieri i tre evasi cinque giorni addietro dal carcere di Favignana e presi questa notte mentre cercavano di rubare una barca dal porticciolo di Punta Longa. In queste ore Adriano Avolese, Massimo Mangione e Giuseppe Scardino vengono interrogati dai magistrati della Procura di Trapani presso il comando provinciale dei carabinieri. Quindi come correttamente sospettavano gli investigatori i tre non avevano lasciato l’isola dopo la fuga dal carcere riuscita, nella notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana, con il più classico dei modi, prima le sbarre della cella segate e poi il lenzuolo annodato come una orda per calarsi dall’alto delle mura di cinta del carcere verso l’esterno. Carabinieri e polizia penitenziaria non hanno mai smesso di cercarli sull’isola grazie ad un largo spiegamento di agenti, arrivati anche da Roma dal nucleo investigativo centrale della Polizia Penitenziaria. L’ergastolano Adriano Avolese, Massimo Mangione e Giuseppe Scardino, sono stati presi all’una della scorsa notte mentre tentavano di rubare una barca per fuggire via da Favignana, pensavano che la morsa delle ricerche si fosse allentata e invece nel porticciolo di Punta Longa hanno trovato i militari dell’arma, la polizia penitenziaria e davanti alla costa la motovedetta della Penitenziaria. Arrestati mentre tra gli scogli cercavano di muoversi per sciogliere i nodi che tenevano legata una barca non si sono accorti dei carabinieri che erano proprio dietro di loro . Hanno cercato, ma inutilmente, una impossibile fuga gettandosi in acqua. Avolese e Scardino sono stati subito presi, Mangione è riuscito a risalire dagli scogli fuggendo per la campagna ma anche lui è stato catturato. I tre evasi hanno trascorso i giorni successivi alla fuga dal carcere nascosti in una grotta, non avevano armi ma tre borsoni con indumenti cosa che fa sospettare gli investigatori dell’esistenza di complici sull’isola che possono averli aiutati.  Avolese, Scardino e Mangione, tutti siciliani, erano riusciti a scappare dal carcere con il più classico dei modi, dopo aver segato le sbarre della cella ed essere riusciti a calarsi verso l’esterno dalle mura del penitenziario legando le lenzuola , lasciando imbavagliato in cella un altro detenuto. Alle 11,30 presso il comando provinciale dei carabinieri si terrà una conferenza stampa, presente il procuratore della Repubblica di Trapani Alfredo Morvillo.
Il sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto ha dichiarato: “Esprimo vivo apprezzamento e sentita gratitudine all’Arma dei Carabinieri, alla Polizia Penitenziaria e a tutte le altre Forze dell’ordine impegnate nel lavoro incessante di questi giorni culminato nella notte nella cattura dei tre detenuti evasi dal carcere di Favignana tra venerdì e sabato scorsi. Sin da subito ho manifestato massima fiducia nell’operato delle Forze dell’ordine, e oggi sono lieto di poter ribadire che i cittadini possono e devono credere nelle istituzioni e sentirsi più sicuri”
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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.