Il sale sulla coda

Il giornalista catanese ed ex senatore Salvo Fleres inaugura un filone nuovo della narrativa italiana
di Mario Grasso
Un libro giallo che ha tra le sue chiavi di lettura un profetico avvertimento esoterico e per trama i percorsi criminali della corruzione epocale, che estende i suoi tentacoli persino negli ambienti deputati a salvaguardare la legalità e la trasparenza degli atti istituzionali.
Politico di lungo corso, da assessore del governo regionale a senatore della Repubblica, Fleres ha percorso tutto un lungo itinere politico parlamentare a fronte alta e con l’umiltà congenita di chi non si è mai proposto a press-agent di se stesso, fino a farsi riconoscere scomodo da quella parte meno limpida dei suoi stessi sodali politici, come è capitato al deputato Sergio Florio, protagonista di questo romanzo che, per dirla con il Machiavelli descritto dal Foscolo, chiama alla sbarra degli imputati il Potere e “Gli allor ne sfronda e alla gente svela di che lacrime gronda e di che sangue”.
Le vicende narrate da Fleres sono infatti una “informazione” per tutti e celano nei propositi dell’Autore l’intento di “portare a conoscenza”, attraverso uno spaccato realistico in coinvolgente chiave romanzesca di comportamenti e atti di corruzione, le cui conseguenze si destinano a gravare fatalmente e pesantemente sulla vita economica, civile e sociale del Paese ignaro.
Il Sale sulla coda ha le caratteristiche del più originale giallo, tutto a suo modo, tutto travolgente nei suoi intrighi segreti e criminali animati da una legione di personaggi come piramidi, ora maliziosi e inafferrabili, ora leali e ansiosi, ingenui e pronti a stupirsi, ora coerenti e coraggiosi, come il protagonista principale, conscio di sfidare la morte ma sempre pronto a proseguire imperterrito sulla via del mandato di limpido operare per l’interesse dello Stato. Un romanzo che diventa documento epocale di un Paese dove i valori sono finiti capovolti, dove un ex carcerato che ha riscattato da se stesso il 9trascorso criminale, adesso, scontata la pena è titolare, di un forno che serve scacciate deliziose e uniche, e che per la sua correttezza acquisita (romanzo nel romanzo)sarà ritenuto il più degno delle confidenze del deputato Florio.
Un romanzo-verità questo Il sale sulla coda (l’autore ne spiega gli ulteriori significati) che avvince l’attenzione di ogni tipo di lettore, proprio perché, fin dall’incipit, invita a seguire il percorso di una ricerca di verità su certi inconfessabili interessi miliardari a carico delle miniere siciliane di sale. L’affare Sudsali come metafora per tutta una realtà mascherata, che Fleres chiama a rivedere attraverso la lucida e travolgente descrizione di minuziosi particolari. Un finale a sorpresa su un misterioso errore di data nel documento risolutivo coinvolge la schiettezza di Anna, uno degli indimenticabili personaggi femminili de Il sale sulla coda, una rivelazione come profezia, l’intervento improvviso, inatteso, imprevisto di un Deus ex machina come nei grandi capolavori dei tragediografi greci.
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