Giacomo Scala inaugura comitato elettorale a Trapani: “Un impegno concreto al servizio del territorio”

TRAPANI. È stato inaugurato sabato scorso il comitato elettorale di Giacomo Scala, candidato all’Ars nella lista di “Sicilia Futura” a sostegno di Micari Presidente, in via Vito Sorba 5 a Trapani.

“Vorrei fare il deputato con la testa dell’amministratore locale – ha esordito Scala davanti ai suoi sostenitori– applicando il pragmatismo tipico di chi, come i sindaci, governa davvero il territorio ed è a contatto quotidiano con i cittadini. E sa cosa la gente si aspetta da un amministratore: risposte concrete alle loro necessità. Ed è quello che intendo fare se avrò la possibilità di entrare all’Assemblea regionale siciliana. Sono settimane, ad esempio, che ci martellano con la notizia che il bilancio della Regione Sicilia è stato risanato. Bene, dico io. Ma serve a poco se invece ad essere in rosso sono i conti delle famiglie siciliane. Bisogna fare di più e meglio, al servizio del territorio e al fianco dei nostri cittadini”.

Dai bisogni dei più deboli, alle necessità delle diverse categorie produttive del territorio trapanese, passando per servizi, strutture e infrastrutture. Giacomo Scala sembra avere le idee chiare su come si governa un territorio e su quali sono i provvedimenti da concretizzare per il bene della collettività. Tra questi anche la questione dell’aeroporto di Trapani-Birgi. “L’aeroporto – ha spiegato Scala – rappresenta lo sviluppo di questo territorio perché è l’unica via di accesso alla nostra terra. Lo scalo aeroportuale deve fungere da attrattore turistico, deve essere lo strumento per portare in loco la maggior parte di visitatori possibili così da dare a tutti la possibilità di conoscere le meraviglie che madre natura ci ha regalato”.

“Occorre fare presto e fare bene – ha sottolineato Giacomo Scala -. La Sicilia non può più aspettare. Quindi bisogna avere le idee chiarissime rispetto alle azioni da mettere in campo subito. A partire dal giorno dopo le elezioni del 5 novembre. Abbiamo atteso troppo a lungo che il nostro destino cambiasse. E’ ora di rimboccarsi le maniche – ha concluso- e partire dalle piccole e medie imprese del nostro territorio che rappresentano il vero sviluppo ed il vero futuro della Sicilia che vogliamo”.