Castellammare ricorda le vittime dei naufragi al cimitero comunale. FOTO

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Si è svolta questa mattina presso il Cimitero di Castellammare del Golfo la giornata della memoria per le vittime dei naufragi, in occasione del quarto anniversario della strage del 3 ottobre 2013 in cui morirono annegati 369 migranti a Lampedusa. Alcuni di questi oggi, per volontà dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Nicolò Coppola, riposano al cimitero della città, in un campo dedicato a loro. Lo spazio in cui sono sepolti i migranti è stato inaugurato nel 2014 alla presenza di Sergio Mattarella, qualche mese prima dell’elezione a Presidente della Repubblica.

Proprio davanti la lapide che ricorda quella terribile strage questa mattina si sono raccolti i ragazzi delle scuole, il circolo Metropolis, l’Associazione UniTre di Alcamo, il centro culturale Peppino Caleca e tantissimi cittadini che con l’Amministrazione hanno ricordato le vittime dell’immigrazione.

Presenti tra gli altri il Vice Sindaco Salvo Bologna, l’Assessore Antonio Mercadante e Padre Michele Crociata. L’assessore Bologna ha sottolineato che “in questo preciso momento storico, essere qui a ricordare chi ha perso la vita in mare è doveroso. Questo piccolo spazio che abbiamo voluto – ha aggiunto – racconta la sofferenza di questi nostri fratelli. L’immigrazione è un fenomeno mondiale; non possiamo far finta di niente, la parola chiave quindi è umanità: non dobbiamo dimenticare che abbiamo a che fare con persone, molti giovani, che cercano solo una vita migliore”.

“Dietro queste persone c’è tanta sofferenza.- ha aggiunto l’assessore Mercadante – Scappano da guerre, povertà, persecuzioni politiche, fuggono dalla morte. Affrontano lunghi viaggi in cerca di una vita diversa, migliore di quella vissuta nel loro Paese. Un viaggio difficile, in cui spesso sono vittime di abusi, violenze, vengono sfruttati e spesso muoiono. Dalla Libia, Paese in cui arrivano gran parte dei migranti prima di raggiungere l’Italia, la vita è davvero difficile, quindi il barcone per loro rappresenta una via d’uscita dalla morte”.

La giornata si è conclusa con alcuni momenti di riflessione e letture di poesie da parte del circolo Metropolis e dei ragazzi delle scuole che hanno deposto un fiore rosso sulle tombe dei migranti morti quattro anni fa nel mare di Lampedusa.

La giornata continua alle ore 17:30 al teatro Apollo Anton Rocco Guadagno, con un incontro sul tema dell’immigrazione a cura del centro culturale “Peppino Caleca” in collaborazione con l’associazione di volontariato “Trinart”.

 Alle ore 21:00 sempre al teatro Apollo Anton Rocco Guadagno, si terrà il concerto del musicista Sandro Joyeux, nell’ambito delle attività dell’UNHCR- Italia, Agenzia Onu per i rifugiati.

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.