Scuola e doppi turni…problema costante

Trapani: ancora una volta gli studenti devono fare i conti con plessi parzialmente inagibili, adesso tocca a chi frequenta l’istituto che accorpa i licei Classico e Scientifico. E sulle locazioni dei locali non tutto pare essere chiaro

di Erika Conforti

Un comitato studentesco straordinario composto dai rappresentanti d’istituto del Liceo scientifico-classico Fardella-Ximenes, è stato costituito lo scorso 26 settembre. Oggetto: la protesta contro i doppi turni. Il comitato è nato dopo il sit-in che ha avuto luogo davanti Palazzo Cavarretta, nel centro storico di Trapani, sede del Consiglio comunale, in questa occasione gli studenti si sono riuniti per decidere come proseguire la loro protesta contro i doppi turni che in particolare riguardano gli studenti del iceo classico, obbligati a frequentare le lezioni quotidianamente dalle 14.20 alle 19.20. Doppi turni programmati fino a metà ottobre e organizzati per rimediare alla “mancanza” di un plesso adeguato in cui svolgere le lezioni. “No alla scuola di pomeriggio” è stato lo slogan che ha accompagnato il Sit-in di protesta. In grande difficoltà sono soprattutto gli studenti pendolari. Infatti gli orari dei bus che collegano le città della provincia con il capoluogo trapanese non sono conciliabili con gli orari scolastici, costringendo così i genitori degli studenti fuori sedi, a fare anche loro i turni per lasciare e riprendere i propri figli. I doppi turni, hanno evidenziato gli studenti, comportano anche altri problemi, impedendo agli studenti di potere frequentare i corsi pomeridiani organizzati per l’approfondimento di materie o partecipare attivamente ai corsi previsti dall’alternanza scuola – lavoro, e comunque sono costretti a rivedere la propria vita quotidiana e incidono parecchio sulla sfera della persona. La prima richiesta è stata rivolta al  Comune di Trapani che sollevando problemi di inagibilità dei locali di alcuni plessi utilizzati dalla scuola come succursali e di sicurezza ha limitato l’utilizzo di diverse aule. Gli studenti stanno portando avanti la protesta con uno sciopero bianco (anche se non tutti erano d’accordo) in attesa della giornata di domani, in cui sarà comunicato dall’ingegnere incaricato dall’ex Provincia, oggi Libero consorzio dei Comuni, ente locale titolare della competenza sulla gestione delle scuole superiori, se la scuola sarà accessibile o meno. Quanto si è determinato per la verità è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Durante la discussione infatti diversi studenti hanno rappresentato correttamente l’esistenza di altre problematiche che toccano altri plessi del liceo Fardella-Ximenes. Pper anni gli studenti sono stati zitti, non denunciando il pericolo che vivono ogni giorno nel passare ore in strutture non a norma e che non dovrebbero essere autorizzate all’uso eper le quali si spendono migliaia e migliaia di euro in affitti a vantaggio di privati. Le condizioni della scuola nel suo insieme sono davvero penose: aule vicino ai bagni in cui circola odore di fogna, aule non a norma, finestre pericolose, e ovviamente l’assenza di una palestra, condizioni di inviviblità alle quali gli studenti si sono dovuti abituare. Nel plesso di via Todaro, ad esempio, vi è un sovraffollamento di alunni rispetto alle condizioni delle uscite di sicurezza, ovvero delle strettoie che non consentirebbero un’adeguata evacuazione degli studenti e del personale scolastico in caso di necessità. La domanda , dicono gli studenti, allora sorge spontanea: perchè pagare tutti questi soldi di affitto, quando si potrebbe ristrutturare la Buscaino Campo, una scuola devastata dai vandali, oppure quando si potrebbero riorganizzare le scuole della provincia e adattare il numero di alunni alle dimensioni dei plessi, visto che alcuni plessi sono vuoti? Forse che ci siano interessi nascosti?

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