Intervista a Baldassare Lauria: “Non è più il tempo degli esperimenti politici”

Oggi la redazione di Alqamah.it vi propone l’intervista all’Avvocato Baldassare Lauria di Alcamo, noto professionista e punto di riferimento per il centrodestra alcamese, in vista del prossimo appuntamento elettorale per il rinnovo della Assemblea Regionale Siciliana e del Presidente della Regione.

-Baldassare Lauria è pronto a scendere in campo o dare un suo contributo per le prossime elezioni regionali a prescindere da una sua candidatura?

Non credo sarò candidato, ovviamente, sono nel progetto di Nello Musumeci, con cui lavoro da anni. La Sicilia, la mia Sicilia, è per me un impegno costante da sempre e l’ho sempre vissuta così, mi impegnerò perché abbia un futuro degno della sua storia.

-Il centrodestra si è ricompattato e sembra deciso a voler governare la Sicilia. E’ il vecchio schema conosciuto nei precedenti governi del centrodestra o questa volta ci sono dei segnali di novità?

Non è lo stesso schema, i tempi sono diversi, ci sono sfide importanti che richiedono risposte diverse, immigrazione, sicurezza, disoccupazione giovanile, welfare. Abbiamo bisogno di visionari e sognatori nell’accezione più vera e positiva dei due termini.

Musumeci interpreta questa nuova sfida, chi lo ha conosciuto presidente della provincia di Catania sa cosa è stato capace di fare, per chi non lo ha conosciuto come tale basta vedere la differenza di sviluppo industriale tra la provincia di Catania e quella di Palermo.

E’ una persona onesta e coraggiosa, io lo conosco da quando sono nato politicamente e so che non è permeabile ad alcun condizionamento esterno, di qualsivoglia natura. E’ il futuro della nostra terra, saprà tradurre in ricchezza per i siciliani  la bellezza e  le potenzialità di essa.

 Lei oltre ad essere un ottimo professionista ha anche una lunga militanza ed esperienza politica, un tempo requisiti fondamentali per fare politica. Oggi cos’è cambiato?

E’ cambiata la società, c’è un libro ormai datato di uno scrittore francese, GUSTAVO LE BON, “Psicologia delle Folle, che descrive perfettamente il processo politico che  ha portato alla nuova generazione politica di oggi. – Quando si sceglie di abbattere un sistema politico ci si dimentica spesso che dopo la distruzione ci vogliono uomini politici preparati e di esperienza, affidarsi a “ragazzini”, e non mi riferisco all’età anagrafica,  è spesso un “salto nel buio”.

L’onestà deve essere una condizione dell’uomo cittadino, quindi anche del politico a cui si richiede anche adeguata preparazione politica. – Se mi serve un traduttore di cinese non cerco   una persona onesta che non conosce quella lingua, cerco uno che sappia tradurre il cinese.

-Alcamo nella scorsa legislatura ha ottenuto due deputati regionali all’Ars, Mimmo Turano (UDC) e Valentina Palmeri (M5S), in questa competizione sarà più difficile riconfermare due seggi?

Turano sarà nuovamente deputato, per la Palmeri ho qualche dubbio, è una bella persona e anche un politico determinato ma Alcamo le presenterà il conto, secondo me molto salato, del fallimento dell’amministrazione Surdi, di cui la stessa deputata grillina è stata artefice e complice.

-In questi anni Alcamo ha mostrato tanti elementi di discontinuità e alternanza politica adesso però sembra vuota di idee, progetti e visioni future. Da dove bisognerebbe ripartire?

Qualcuno dovrebbe dire a Domenico SURDI che è il sindaco di Alcamo, perché fino ad oggi ha fatto solo il burocrate  e lo speaker dell’AIMERI S.p..A., limitandosi all’ordinaria amministrazione.

Manca un serio progetto di sviluppo dell’economia locale per i prossimi dieci anni, eppure avrebbe potuto fare molte cose in questi mesi:  penso ad un serio piano infrastrutturale della città, un piano di servizi per le aree artigianali e industriali in stato di abbandono, un piano commerciale per Alcamo marina, oggi solo  borgo dormitorio.  Proprio su Alcamo marina non è stato in grado nemmeno di abbattere quel rudere del motel beach, simbolo di una certa stagione mafiosa, che oggi certifica il degrado di una città,  penso a quel progetto del porto turistico sulla foce del fiume San Bartolomeo, che in campagna elettorale fu cavallo di battaglia del candidato, nulla nemmeno l’incarico per la fattibilità dell’opera.

Vedere la città in questo stato di abbandono è davvero una mortificazione per tutti i cittadini alcamesi, a prescindere dallo schieramento politico. 

C’è un tessuto economico fortemente compromesso, con sacche di povertà allarmanti, disoccupazione giovanile non più controllabile, che nel prossimo autunno metterà a rischio l’equilibrio sociale della città.

-Se per rilanciare la città, in futuro, occorresse il contributo di tutti è pronto a farlo?

Chi fa politica deve sempre essere disponibile a dare il proprio contributo per la propria città. Non è  più il tempo degli esperimenti politici, l’idea della rivoluzione a cinque stelle ha deluso le aspettative, oggi SURDI deve avere il coraggio di intestarsi un governo di unità cittadina, aprirsi a tutte quelle intelligenze e quelle forze politiche disposte a mettersi al lavoro per il bene comune, dimenticando di essere fazione politica.

Solo facendo ciò Domenico SURDI  potrà dare un forte scossone alla sua amministrazione, per quanto mi riguarda è una persona per bene ma non ha il supporto adeguato per tradurre le buone idee in atti amministrativi e programmatici.

Se rimarrà nella “prigione pentastellata” sarà ricordato come il sindaco dell’occasione perduta, un sindaco banale, e ciò sarebbe davvero un vero peccato.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteAlcamo Cambierà e Alcamo Bene Comune spingono sull’acceleratore per il “piano degli impianti pubblicitari”
Articolo successivoAzione antidroga dei Carabinieri. Tratte in arresto due persone.
Marcello Contento
Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.