Sucameli: “Gli autotrasportatori si ritrovano incastrati fra regole mai messe in atto…”

Il Consigliere Comunale PD Giacomo Sucameli dopo aver appreso del comunicato degli autotrasportatori, molto critico nei confronti dell’amministrazione comunale, ha espresso il proprio pensiero in un comunicato, che pubblichiamo per intero:

“Il sottoscritto Giacomo Sucameli prende atto del comunicato divulgato dagli autotrasportatori costretti da giorni ad una situazione a dir poco paradossale: la crisi idrica che ha investito Alcamo non solo riguarda tutti ma soprattutto continua a tergiversare in un mistero ancora tutto da risolvere.

Gli autotrasportatori si ritrovano incastrati fra regole mai messe in atto e devono far fronte ad innumerevoli chiamate da parte dei cittadini che dal loro canto esigono l’acqua. Mi unisco al coro unanime della categoria che ricorda di voler lavorare secondo leciti criteri con i doverosi documenti che attestino la provenienza del carico.  A seguito di regolamento, il nostro Comune ha garantito alle autobotti l’accesso al bottino comunale al fine di evitare disagi ai cittadini; per lo più, essendo l’acqua un bene utilizzato per scopi umani, occorre sia potabile. Decisione questa non conforme alle esigenze dettate dalla città la quale oltre al personale uso dell’acqua, dovrebbe poter irrigare terreni o semplicemente riempire piscine e recipienti. Inoltre vorrei puntualizzare che la sola disponibilità del bottino comunale appare limitante oltre che inutile rispetto la mole del disagio alcamese; ecco perché anch’io appoggio e ribadisco l’estrema urgenza di incontrare il prefetto di Trapani al fine di discutere e risolvere la gravosa questione idrica alcamese. Vorrei precisare l’urgenza di poter attingere a pozzi privati, previa visione da parte del comune il quale potrebbe consentirne anche la comunale gestione. Permettere il fermo delle autobotti equivale a non rispettare un bene primario a cui tuti devono accedere. Che Alcamo sia priva di acqua e che si debbano fare trafile assurde per il trasporto di quella che oserei definire l’unico bene di cui ogni essere vivente non dovrebbe mai essere privato è pressoché impensabile. Urge una risoluzione; i nostri autotrasportatori non possono ricevere centinaia di richieste di acqua ogni giorno consapevoli che la disponibilità messa a disposizione dal comune non coprirebbe neppure la metà di esse”.

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