Caso Fazio, accolto il ricorso

Il Tribunale del riesame ha dato ragione ai pm di Trapani, l’ex sindaco deve tornare ai domiciliari

Il tribunale del riesame di Palermo ha annullato l’ordinanza del gip di Trapani con la quale lo scorso 3 giugno l’ex sindaco di Trapani, ed oramai ex deputato regionale, Mimmo Fazio, è tornato libero con la sola misura cautelare del divieto di dimora a Palermo. I pm di Trapani, Cartosio, Belvisi e Sardoni lo scorso 12 giugno avevano presentato un ricorso contro la remissione in libertà, all’indomani del primo turno elettorale amministrativo, che aveva visto Fazio essere con il 33 per cento dei consensi il più votato tra i cinque candidati in corsa, e dunque così accedere al ballottaggio. All’udienza del 27 giugno i pm ancora avevano anche presentato una “pesante” memoria evidenziando come il comportamento elettorale tenuto da Fazio era prova di un suo comportamento tale da dimostrare anche le possibilità di inquinamento delle prove, definendo Fazio soggetto da “criminalità latente”. La replica della difesa di Fazio però è stata insufficiente a contrastare le tesi della Procura e così i giudici del riesame hanno ripristinato gli arresti domiciliari. Misura non esecutiva perchè la difesa ha già impugnato il provvedimento dinanzi alla Cassazione. Fazio è indagato nell’ambito dell’indagine sulla tangentopoli dei trasporti marittimi denominata “Mare Monstrum”. La originaria misura cautelare fu eseguita dai carabinieri su ordine della Procura di Palermo lo scorso 19 maggio. Oltre a Fazio fu coinvolto l’armatore Ettore Morace che oggi si trova ai domiciliari dopo una breve detenzione carceraria. Nel frattempo l’indagine per competenza è stata trasmessa alla Procura di Trapani. A commentare la decisione del Tribunale del Riesame è stato Pietro Savona, l’esponente del Pd che doveva essere avversario contro Fzio al ballottaggio del 25 giugno. Savona affrontò da solo però il secondo turno dopo l’autoesclusione di Fazio, non venendo eletto però per il mancato raggiungimento del quorum dei votanti. Per Savona i giudici del riesame hanno evidenziato la piena responsabilità di Fazio: “Una triste pagina per la nostra città che oltre ad essere stata mortificata sul piano morale per le responsabilità di soggetti oggi interessati da provvedimenti giudiziari per corruzione, scopre che gli stessi soggetti per puro calcolo hanno pregiudicato la possibilità di dare alla città una espressione di governo democratico”. Lo afferma Piero Savona, già candidato sindaco di Trapani, commentando l’accoglimento da parte del tribunale del riesame di Trapani della richiesta di nuovi domiciliari per Girolamo Fazio. “Chi ha problemi giudiziari in materia di corruzione – aggiunge – dovrebbe evitare di coinvolgere le istituzioni rimettendo qualunque incarico e non condizionando i destini della collettività”.

A commentare la decisione del Tribunale del Riesame è stato Pietro Savona, l’esponente del Pd che doveva essere avversario contro Fzio al ballottaggio del 25 giugno. Savona affrontò da solo però il secondo turno dopo l’autoesclusione di Fazio, non venendo eletto però per il mancato raggiungimento del quorum dei votanti. Per Savona i giudici del riesame hanno evidenziato la piena responsabilità di Fazio: “Una triste pagina per la nostra città che oltre ad essere stata mortificata sul piano morale per le responsabilità di soggetti oggi interessati da provvedimenti giudiziari per corruzione, scopre che gli stessi soggetti per puro calcolo hanno pregiudicato la possibilità di dare alla città una espressione di governo democratico”. Lo afferma Piero Savona, già candidato sindaco di Trapani, commentando l’accoglimento da parte del tribunale del riesame di Trapani della richiesta di nuovi domiciliari per Girolamo Fazio. “Chi ha problemi giudiziari in materia di corruzione – aggiunge – dovrebbe evitare di coinvolgere le istituzioni rimettendo qualunque incarico e non condizionando i destini della collettività”.

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