Sucameli al Sindaco, dal “Nentici fa” al “Ci fa e come se ci fa”

Lettera del Consigliere Sucameli, destinatario il Sindaco di Alcamo Domenico Surdi. Una lettera critica su vari temi, pubblichiamo per intero:

Mio caro Sindaco e mia cara giunta, io ci sarò… Sarò presente all’incontro con la cittadinanza nella mia doppia veste di oppositore politico e cittadino perché sa, anche a me manca l’acqua, anche a casa mia ormai mia moglie cerca di risparmiare l’acqua per il terrore che in un palazzo con tre famiglie questa possa finire da un momento all’altro. Terrore che caratterizza tutti i nostri concittadini che sono ormai allo stremo e forse non sanno che le cose non miglioreranno. Per tale motivo ci sarò, per sentire come risolverà il problema dell’acqua, o meglio quale scusa prenderà, dato che sappiamo che questo è solo l’inizio e che i mesi di luglio e agosto saranno davvero duri per tutti. Io ci sarò anche perché so cosa significa occuparsi di crisi idrica: mio padre portò l’acqua ad Alcamo, quell’acqua che i Cinque Stelle adesso centellinano a tutta la cittadinanza.

Io ci sarò perché mentre prima si diceva che la giunta era giovane e bisognava dargli tempo, adesso è passato un anno e noi non abbiamo bisogno di avvocati che con le loro arringhe ci annebbiano la vista, abbiamo bisogno di fatti. Quei famosi cambiamenti tanto decantati si sono trasformati in azioni che non hanno portato alcun beneficio alla nostra città. Facile parlare quando non si è mai fatto niente per la popolazione, quando, come si direbbe dalle nostre parti, “non si è mai messo un dito nell’acqua calda” e ora che lo hanno messo mi sa che quelli scottati sono soltanto i cittadini.

Io ci sarò perché voglio sentire con le mie orecchie cosa dirà ai genitori che quest’anno non avranno il buono libri. Già le scuole e le case editrici puntualmente cambiano edizioni e le famiglie sono costrette a prendere libri nuovi e non usati; adesso non potranno più usufruire nemmeno di quel piccolo ma concreto aiuto, con una spesa che di conseguenza diventa sempre più gravosa per il bilancio familiare. Il comune deve ascoltare le famiglie e deve supportare i giovani, la loro educazione e la loro cultura. Anche per questo io ci sarò, voglio proprio sentire quale motivazione ha sostenuto questa decisione così importante.

Io ci sarò per sentire l’altro grande dramma: il piano rifiuti. Quale altra idea proporrà la nostra giunta ai nostri cittadini che si vedono privati di alcune giornate di raccolta ma non vedono nessun respiro sulla bolletta. Quale benefici trae la popolazione? Perché,se si chiede maggiore senso civico e pazienza a tutta la cittadinanza, si dovrebbe poi tentare di non gravare ulteriormente sulla tassa rifiuti. Io ci sarò per capire proprio questo, per comprendere perché si è tanto additata la scorsa amministrazionesulla questione aumento tasse rifiuti e non appena insediata,non solo si è aumentata l’indennità di carica, ma questa giunta sta solo facendo male anzi direi che sta peggiorando le cose.

Io ci sarò perché voglio sentire come la giunta si occuperà delle nostre scuole e di ciò che riguarda l’edilizia scolastica,le palestre ( vedi la Nino Navarra) ma anche e soprattutto come intenderà difendere la nostra montagna e se esiste un piano di prevenzione incendi.

Si, caro Sindaco e cara giunta, io ci sarò perché il tempo è passato, le belle parole le abbiamo sentite, adesso non attendiamo più, adesso pretendiamo non il famoso ed utopico cambiamento ma almeno vorremmo evitare lo sfacelo. Il mio famoso slogan “Nentici fa” poteva star bene per il tempo dell’attesa ma adesso “Ci fa e come se ci fa” perché adesso vogliamo i fatti.

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