Una marcia per la Democrazia

Trapani, contro gli appelli a disertare le urne i trapanesi scendono in piazza per dire che al ballottaggio per il bene della città bisogna andare alle urne. Appello di Cgil, Cisl e Uil. Psi: Venturino lascia il Garofano e attacca Nino Oddo

Un migliaio di persone hanno a Trapani a un corteo che partito da piazza Garibaldi, nella zona del porto, ha raggiunto Palazzo D’Alì, Municipio della città. E questo per chiedere agli elettori di recarsi alle urne al ballottaggio di domenica prossima che per concorrere alla carica di sindaco vede un solo candidato, il “dem” Piero Savona, dopo che il suo avversario del centrodestra, Girolamo Fazio, è decaduto dal diritto di partecipare al secondo turno. Sebbene sia risultato all’esito del primo turno elettorale dell’11 giugno il più votato, Fazio ha deciso di tirarsi fuori dalla competizione ed ha scelto come via d’uscita la mancata presentazione della lista degli assessori, termine scaduto alle 14 di sabato scorso. Savona per vincere le elezioni dovrà superare due quorum, il primo l’affluenza alle urne che deve essere pari al 50 per cento degli aventi diritto, poco più almeno di 30 mila elettori, e dovrà anche ottenere almeno il 25 percento dei voti di preferenza. Gli avversari di Savona puntano a far disertare le urne per tornare a nuove elezioni, l’iniziativa di ieri, assieme ad altre, ha puntato a sensibilizzare i trapanesi invece sulla importanza del voto. In casa di mancato raggiungimento dei quorum, Trapani si avvierebbe ad un commissariamento, e secondo le ipotesi che circolano in queste ore nemmeno il Consiglio comunale potrebbe insediarsi, quindi il commissariamento, che dovrà essere deciso dal Governo regionale , riguarderebbe tutti gli organi politico amministrativi della città, sindaco, Giunta e Consiglio comunale. Ieri in testa al corteo, aperto da uno striscione con scritto “Io voto Trapani, c’erano altri sindaci come quelli di Marsala, Paceco, Valderice, Erice, Favignana, Salemi, Di Girolamo, Martorana, Spezia, Toscano, Pagoto, Venuti e ancora l’ex sindaco di Erice Giacomo Tranchida, l’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, l’ex vice presidente dell’Ars Camillo Oddo, il segretario provinciale del Pd Marco Campagna, il deputato questore all’Ars Paolo Ruggirello, l’on. Antonella Milazzo. Giunti davanti la sede del Municipio il candidato Piero Savona ha ringraziato tutti per la folta partecipazione, fatta anche da tantissimi semplici cittadini. Intanto dopo il vescovo Pietro Maria Fragnelli, un appello agli elettori è arrivato anche dai segretari generali dei sindacati confederali, Cgil, Cisl e Uil. “Recarsi alle urne – hanno detto Cutrona, Milazzo e Tumbarello – vuol dire esercitare un diritto democratico, ma in un contesto così complesso e delicato è chiedere ai cittadini trapanesi di non abdicare al diritto a essere amministrati facendo in modo che allo sviluppo economico del territorio, già martoriato dalla crisi, non si frapponga un ulteriore ostacolo”. Un appello ai cittadini “per scongiurare la drammatica situazione del commissariamento che avrebbe pesanti ripercussioni sul tessuto produttivo, economico, sociale e culturale della città. È indispensabile – hanno ancora sottolineato Cutrona, Tumbarello e Milazzo – che si comprenda appieno cosa accadrebbe se il Comune fosse commissariato, ovvero una paralisi di circa un anno dell’amministrazione che si limiterebbe a svolgere solo le funzioni ordinarie. Trapani non può fermarsi e neppure le cittadine e i cittadini che hanno bisogno di risposte concrete in termini di lavoro e di sviluppo”. Appello al voto è giunto anche dalle sigle degli imprenditori dell’artigianato e del commercio. Sul piano politico ad attaccare il deputato Psi Nino Oddo che a nome del suo partito, alleato di Forza Italia al primo turno, ha chiuso la porta al Pd e si è detto dalla parte dell’astensione, è il deputato regionale Antonio Venturino che frattanto ha annunciato l’abbandono del gruppo Psi all’Ars: “A Trapani – ha detto Venturino- registriamo un partito che prima, in contrapposizione alla linea dettata dal segretario nazionale Riccardo Nencini al Congresso di Roma, fa accordi con il centrodestra di D’Alì, i fatti successivi sono noti a tutti e adesso si invitano gli elettori all’astensione dal voto in occasione del ballottaggio di domenica – ha spiegato Venturino -. Gli elettori socialisti non possono non andare a votare per il candidato del centrosinistra Piero Savona, che incarna le posizioni più vicine alle idee dei socialisti. Ci vuole una seria assunzione di responsabilità politica da parte di tutti – ha osservato Venturino – , e i socialisti non possono che fare la loro parte esercitando il diritto di voto, perché Trapani ha bisogno di un’Amministrazione comunale”. “Le alleanze prima che elettorali devono essere politiche e le due cose devono andare di pari passo. Il mio strappo è per dare un segnale chiaro, non intendo certamente restare incagliato nelle dinamiche dei giochetti della politica siciliana”, ha concluso Venturino.

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