Sciolto per mafia il Comune di Borgetto. Ingroia: “Conferma che Pino Maniaci non ha mai estorto denaro”

BORGETTO. È stato sciolto per infiltrazioni mafiose il Comune di Borgetto. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno Marco Minniti.

La gestione del Comune palermitano sarà affidata per i prossimi diciotto mesi a una commissione straordinaria, a causa delle dimissioni di quasi tutti i consiglieri comunali.

Uno scioglimento causato, secondo quanto riporta il Consiglio dei Ministri,  da “ingerenze da parte della criminalità organizzata che hanno esposto l’ente a pesanti condizionamenti”.

In merito è intervenuto Antonio Ingroia, legale di Pino Maniaci attualmente sotto indagine per estorsione, che ha dichiarato che lo scioglimento del Comune di Borgetto conferma che Pino Maniaci non ha mai estorto denaro all’ex Sindaco Gioacchino De Luca.

“Lo scioglimento per infiltrazione mafiosa del Comune di Borgetto – afferma Ingroia – conferma che Pino Maniaci aveva ragione sulle collusioni con Cosa nostra all’interno dell’amministrazione e rappresenta un’ulteriore dimostrazione del fatto che non è e non è mai stato un estortore, in particolare non ha mai estorto denaro cercando di impaurire le sue presunte vittime sulla base di notizie false, inventate allo scopo”. Così ha commentato l’avvocato Antonio Ingroia, difensore con l’avvocato Bartolomeo Parrino di Pino Maniaci, il direttore di Telejato a processo con l’accusa di aver estorto denaro al sindaco di Borgetto in cambio di una linea ‘morbida’ del suo tg. “La banale verità – aggiunge l’ex pm – è che Pino è un giornalista bravo, che sa trovare le notizie, e che nel caso del sindaco di Borgetto ha semplicemente pensato bene di avvisarlo affinché facesse pulizia all’interno del suo Comune, liberandosi di quelle presenze mafiose che hanno portato poi allo scioglimento. Pino non ha commesso alcun reato, tanto più che poi la linea del suo tg non è affatto cambiata. Chissà come mai – conclude Ingroia – quando la stessa cosa le fanno certi giornalisti vengono celebrati come grandi firme, esempio di impegno civile, se la fa invece Pino Maniaci va a processo per estorsione”.

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