La creatività siciliana nella storia del jazz

……..C’è una parte considerevole della creatività siciliana nella storia del jazz……

Il jazz, come molti sanno, è una musica popolare americana nata agli inizi del secolo scorso e , questa musica, sebbene nessuno ne conosca con certezza i primi sviluppi, di certo ha origine nell’incredibile melting pot di culture e tradizioni che animano New Orleans tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. Alle origini del jazz c’è la malinconia del blues, la tristezza degli spiritual, il ritmo sincopato del ragtime e la tradizione colta europea, dall’opera alle marce popolari. A New Orleans ci sono i francesi, gli spagnoli, i creoli, gli schiavi liberati dalle piantagioni, i tedeschi e i messicani ma, all’inizio del ‘900 la presenza dei siciliani cresce in maniera esponenziale tanto che il noto “quartiere francese” Vieux Carré, cuore di New Orleans, viene ribattezzato “Little Palermo”.

A New Orleans la vita per i siciliani non è facile. Oggetto di frequenti episodi di razzismo, vengono emarginati al pari degli afroamericani affrancati dalla schiavitù. Ma è proprio nei bassifondi di New Orleans che si determinano le condizioni che daranno vita alla nuova musica. Tra i dock del porto fluviale e nei bar dopo una dura giornata di lavoro, nelle piazze, forse anche grazie all’emarginazione e al disprezzo di cui sono oggetto migranti e afroamericani, la musica comincia la sua strada. Il jazz, genere bastardo e impuro per eccellenza, non è solamente un genere musicale ma è anche il luogo in cui durante la segregazione, specialmente nel sud, ogni barriera razziale viene infranta o superata. I figli dei migranti siciliani, come degli irlandesi, dei francesi, dei tedeschi, dei creoli e degli schiavi, suonano insieme nelle piazze, nelle strade, ai funerali, nei bar e nei bordelli. Dalla ricchezza della contaminazione nasce questa musica e il ruolo che i siciliani ricoprono non è secondario. Molti di questi siciliani sono originari della Valle del Belice: Girolamo La Rocca, ciabattino di Salaparuta e cornettista nella Banda del suo paese, Leon Roppolo anch’egli di Salaparuta, Toni Scott di Salemi, Lawrence Veca, Manuel e Leonce Mello, Lala, Lo Iacono, Schiro’, Louis Prima e altri ancora.

Il film Sicily Jass – The world’s first man in jazz del regista romano Michele Cinque (classe 1984) “racconta la vicenda umana e il problematico ruolo di Nick La Rocca nella storia della musica jazz. Nato a New Orleans, da genitori Siciliani, alla fine dell’800, La Rocca con la sua Original Dixieland Jazz Band, incide nel 1917 il primo disco della storia della musica jazz: Livery Stable Blues e nel giro di poche settimane diventerà la jazz band più pagata al mondo. Il film, muovendosi tra elementi di finzione e cinema del reale, mette a fuoco la figura di Nick La Rocca tra una Sicilia senza tempo e la New Orleans di oggi e di ieri. Trombettista autodidatta e imprenditore edile, personaggio scomodo, bianco nella musica nera per eccellenza, il suo carattere ombroso lo porterà dal grande successo al declino. Dal ritmo incessante del Jazz Dixieland, alla colonna sonora di un fantasmatico quintetto jazz siciliano guidato dalla tromba di Roy Paci, fino alla musica di strada di New Orleans, Sicily Jass è un viaggio introspettivo narrato dalla voce, dal gesto e dai pupi di Mimmo Cuticchio. Il giudizio di critici e storici del jazz e i materiali di archivio rielaborati con tecniche grafiche moderne scandiscono la narrazione e ci riportano all’epoca del successo della band. La voce di Nick La Rocca in un’inedita intervista e l’intimità della testimonianza del figlio Jimmy ci portano infine a scoprire perché La Rocca e la sua band non sono ricordati nella storiografia jazz” (il regista).

Il film è stato già presentato in occasione del Salina Doc Fest, al Taormina Film Fest, a Roma per il Festival Trastevere, per il Sciacca Film Festiva, a Roma alla Casa del Jazz, al 27° New Orleans Film Festival, a Rio de Janeiro per il MIMO Festival, a Marsiglia al Babel Med Music. Per tutto il 2017 invece sono previste proiezioni in Canada, negli Stati Uniti, in Giappone e in giro per l’Europa.

La Sicilia e il Jazz è un progetto di promozione del film. Un mini-tour per ricordare l’apporto importante che i musicisti bianchi di origine siciliana hanno dato alla nascita del jazz, per restituire alla Valle del Belice un’identità forte legata alla musica jazz e per ribaltare lo stereotipo che associa immediatamente nell’immaginario collettivo la relazione Sicilia-Stati Uniti alla mafia italo-americana, facendo invece emergere il contributo creativo della cultura siciliana a quella statunitense.

Il film è stato proiettato a Palermo nel mese di febbraio presso il Teatro Santa Cecilia, in collaborazione con il Brass Group di Palermo. Presenti Mimmo Cuticchio (voce recitante del film) e di Roy Paci (colonna sonora film).

Prossime proiezioni:

Domenica 23 Aprile 2017 ore 18,30 Gibellina – Cretto di Burri (concerto con Roy Paci, Salvatore Bonafede, Salvatore Pizzo, Salvo Casano e Gaetano Agrò; proiezione film).

Lunedì 24 Aprile 2017 Castellammare del Golfo – Teatro Apollo – Piazza Castello a partire dalle ore 10,00 (masterclass per musicisti di banda musicale con Salvatore Bonafede; proiezione film; concerto Roy Paci e Salvatore Bonafede).

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