Fondi per il rilancio delle aree di crisi industriale. Sull’argomento abbiamo raggiunto per un’intervista G. Bongiorno (Sicindustria)

Rilancio delle aree di crisi industriali. Abbiamo raggiunto per un’intervista il Presidente di Sicindustria-Delegazione Territoriale di Trapani, Gregory Bongiorno.

Una legge permette ad alcune aree di candidarsi a ricevere finanziamenti. I fondi riguarderanno anche le aree denominate di crisi industriale non complessa, cioè dove si registrano livelli occupazionali bassi, purtroppo la Sicilia ne è interessata.

Tra le aree individuate, quella che interessa alcuni comuni della Provincia di Trapani: Alcamo, Calatafimi-Segesta, Castellammare del Golfo, Gibellina, Salemi, Vita, Custonaci e Trapani.

Il Vice Presidente di Sicindustria Trapani, Bongiorno, ha inviato una nota ai sindaci delle aree interessate  con cui li invita ad un incontro “al fine di mettere in atto tutte quelle misure o attivare gli strumenti che possano agevolare e/o attrarre gli investimenti”.

Sull’argomento abbiamo raggiunto Gregory Bongiorno:

D: Rilancio delle aree di crisi industriali, una legge permetterebbe ad alcune realtà locali di richiedere dei finanziamenti. In quanto Presidente di Sicindustria (Trapani) che consiglio darebbe ai Comuni interessati?

R: Ai comuni interessati suggerirei di diventare più attrattivi , quello che altrove chiamano marketing territoriale . In pratica le poche imprese in salute e che hanno ancora voglia di investire , lo fanno solo dove ci sono le migliori condizioni ambientali, fiscali, di viabilità etc. Pertanto un sindaco oggi potrebbe pensare ad istituire uno sportello Suap dove non c’è o farlo funzionare meglio dove c’è già ( in termini di celerità di risposta ), istituire sconti sulle imposte comunali per le aziende che decidono di insediarsi in quel comune, prevedere nel proprio PRG delle zone sia industriali che artigianali opportunamente urbanizzare e con i giusti collegamenti viari. 

D: Lei in una nota ha affermato che la burocrazia rende dura la vita per un imprenditore. Ma è solo la burocrazia la colpevole o altri fattori rendono difficile fare impresa nella Provincia di Trapani?

R: La burocrazia è in assoluto il peggiore dei mali , che fa scopa con la mancanza a volte di regole e tempi certi . Inoltre altro ostacolo è la marginalità territoriale siamo un isola e sia per acquistare che per vendere materie prime o prodotti paghiamo costi di trasporto esorbitanti che fanno lievitare i costi dei nostri processi produttivi e quindi dei ns prodotti sino a farli diventare a volte non più competitivi. 

Altra questione è la concorrenza sleale praticata da aziende sia in mano alla criminalità organizzata e che quindi godono di condizioni di “favore “, oppure di quelle che hanno lavoratori in nero o che sfruttano qualcuno o qualcosa . In pratica aziende che non competono secondo normali regole di concorrenza e che alterano il mercato.

D: Infine ad un giovane che vorrebbe intraprendere un percorso per creare un’azienda in Provincia di Trapani, che consigli darebbe?

R: Quello che direi ad un giovane è che la formula per fare impresa da noi è avere una grande dose di determinazione, caparbieria e tanto tanto coraggio con queste pre condizione si può riuscire . Ovviamente tutto deve essere abbinato ad una capacità di innovare importante che fa la differenza con chi è ancora ancorato a vecchi cliché.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteLa UIL di Trapani richiede il ripristino delle 18 ore di assistenza alla comunicazione
Articolo successivoIl memorial “Armando Navarra”
Eros Bonomo
Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.