Indagine sui “pozzi”

La Procura raccoglie la denuncia dell’ex segretario del Comune di Alcamo e notifica avvisi di garanzia a due funzionari e a quattro proprietari

L’atto di accusa firmato dal pm Penna è pesante, per quattordici anni, come ha svelato Repubblica.it, funzionari del Comune di Alcamo avrebbero favorito i gestori dei pozzi privati di acqua e di alcuni proprietari, titolari di autobotti compresi. La denuncia è arrivata dal segretario comunale che in quegli stessi anni è stato seduto sulla poltrona più importante della burocrazia comunale , l’ex segretario Cristoforo Ricupati. Il massimo “controllore” che però in ritardo si sarebbe accorto degli accordi sottobanco tra funzionari comunali e titolari di pozzi e autobotti? Proroga di indagini e contestuale avviso di garanzia, come scrive Repubblica, è stato notificato all’ingegnere Enza Anna Parrino, al geometra Pietro Girgenti, fino al 2015 responsabile del servizio idrico, e ai privati titolari delle concessioni Isidoro Lo Monaco, Simone Milazzo, Giuseppe Accardo e Giuseppa De Blasi, cognata del boss mafioso ergastolano Simone Benenati. La denuncia di Ricupati è stata raccolta nel giugno scorso da Carabinieri e Guardia di Finanza, ma Ricupati pare abbia anche scritto all’Anac, autorità anticorruzione e Corte dei Conti. Ricupati sarebbe stato sentito anche dalla commissione regionale antimafia. Ce ne è anche per l’attuale sindaco pentastellato Domenico Surdi, lui secondo Ricupati avrebbe “imposto” il pagamento di somme ai titolari dei pozzi, senza che ci sarebbe stata la corretta corrispondenza nelle spese in bilancio. Un giro di denaro che secondo quanto ha scritto Ricupati avrebbe permesso introiti non dovuti ai titolari dei pozzi e mancate entrate al Comune, addirittura ci sarebbero state concessioni all’utilizzo di pozzi abusivi, qualcuno regolarizzato in periodo successivamente. Acqua che sarebbe stata usata anche per scopi diversi da quelli stabiliti ossia utilizzo per antincendio, uso irriguo, pulizia delle strade. Indagine pesante che però pare abbia saltato a piè pari una precedente denuncia presentata alla Finanza dalla principale indagata, l’ing. Parrino che a suo tempo si fece anche carico di far rimuovere un funzionario che si occupava dei pozzi dopo che si scoprì che lo stesso di solito avrebbe preteso assunzioni di personale dalle ditte in convenzione col Comune, particolare che pare fu scoperto proprio in occasione della firma di una di queste convenzioni davanti allo stesso segretario Ricupati. Insomma prima di Ricupati sarebbe stata lo stesso ingegnere Parrino a denunciare le gravi irregolarità, alla Guardia di Finanza.