Il rito delle “scinnute”

A Trapani avviato il percorso religioso che si concluiderà con la processione dei misteri del Venerdì Santo

Di Francesco Genovese

Prendono il via oggi nella chiesa del Purgatorio, i riti quaresimali delle scinnute che aprono la porta alla processione del Venerdì Santo che quest’anno si svolgerà il 14 aprile.

Si tratta di un rito risalente intorno al 1600, che si svolge nei sei venerdì di quaresima nella chiesa del Purgatorio.
Attualmente consiste nello spostare uno o più Sacri Gruppi, addobbati da fiori e argenti, al centro della chiesa dove viene celebrata la Messa presieduta dal vescovo, mentre nella piazza antistante come di consueto, prima e dopo la celebrazione, una banda musicale intona il caratteristico repertorio funebre.
Il calendario viene stilato ogni anno dall’Unione Maestranze, anche se non si tratta del calendario originale del rito. Infatti alle origini, non esistevano “Scinnute” di più gruppi contemporaneamente, e non c’era nemmeno l’esecuzione della banda.
Il termine “Scinnuta” proviene da “scendere” il gruppo, poiché quando prima della guerra i Sacri Gruppi erano custoditi nella chiesa di San Michele Arcangelo, veniva per l’appunto sceso dalla propria nicchia il gruppo di turno per un dato venerdì di quaresima.

Ad ogni modo, pur essendo un rito che nel corso dei secoli è cambiato totalmente, riesce a mantenere un certo fascino per il trapanese devoto, che vede crescere l’attesa verso i riti della Settimana Santa, come una sorta di anteprima verso il venerdì Santo.

Oltre alle sei scinnute che si svolgono i venerdì di Quaresima, vanno menzionate le Scinnute delle Pietà che si tengono il martedì e il Mercoledì dell’ultima settimana di quaresima.

Ritornando al rito di oggi, si comincia con quattro gruppi: “La lavanda dei piedi” (ceto dei pescatori), “Gesù nell’orto” (ceto degli ortolani), “L’arresto” (ceto dei metallurgici) e “La caduta al Cedron” (ceto dei naviganti).
Ad esibirsi nella piazza antistante la chiesa sarà la banda di Calatafimi che alle 17.30 intonerà brani vecchi e nuovi del repertorio funebre, per i trapanesi “a musica ‘ri misteri”: le prime note sotto gli occhi della gente come se stessero attendendo di riassaporare delle sensazioni lasciate a riposo per un anno.
Poco dopo partirà da San Domenico la stazione quaresimale presieduta dal Vescovo Fragnelli insieme alle parrocchie di San Paolo, San Giuseppe, N.S. di Loreto e San Lorenzo Levita, fino ad arrivare al Purgatorio dove verrà concelebrata la Santa Messa, al termine della quale ci sarà come di consueto una nuova esibizione della banda.
I gruppi di oggi saranno disposti davanti l’altare, addobbati da fiori e argenti: quattro pregevoli opere che raccontano le fasi iniziali della passione di Cristo, anche se “La Caduta al Cedron” rappresenta un episodio citato nei vangeli apocrifi. Storicamente, la prima scinnuta spettava al gruppo “Gesù nell’orto”; dal dopoguerra subentrò il gruppo del Cedron, fino ad arrivare ai giorni nostri con l’attuale disposizione .
In vista della processione del 14 aprile, si attendono modifiche di natura tecnica  sull’itinerario approvato a dicembre dall’Unione Maestranze, ma rimarrà invariato il perno principale di quest’anno, ovvero la percorrenza della zona del porto peschereccio nella giornata di venerdì Santo subito dopo l’uscita e non all’alba del sabato come solitamente avviene. Si tratta di una novità che fu introdotta in modo similare nel 1973, quando la processione era più ridimensionata e sopratutto, decisamente più bella dei giorni nostri.

Francesco Genovese

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