Interrogazione del PD: “non possono essere assoggettate alla tassa sui rifiuti, i locali destinati alla produzione in cui si formano rifiuti speciali e non rifiuti urbani”

Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Alcamo ha presentato un’interrogazione sulla TARI, pubblichiamo per intero:

“Egregio Signor Sindaco,

Il sottoscritto Giacomo Sucameli, nella qualità di consigliere comunale, capogruppo del PD, espone quanto segue.
PREMESSO CHE
la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9858/2016 ha confermato un principio fondamentale, ovvero che non possono essere assoggettate alla tassa sui rifiuti, i locali destinati alla produzione in cui si formano rifiuti speciali e non rifiuti urbani;
Che con la Risoluzione (n. 2/2014) emessa dal Ministero dell’economia e delle finanze – Direzione Legislazione Tributaria e Federalismo Fiscale, lo stesso Ministero chiarisce che nella determinazione della superficie assoggettabile alla TARI non si tiene conto di quella parte di essa ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori, a condizione che ne dimostrino l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente;
Che la stessa legge di stabilità, legge 147/2013, al comma 649, stabilisce che “Nella determinazione della superficie assoggettabile alla TARI non si tiene conto di quella parte di essa ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori, a condizione che ne dimostrino l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente (convenzione per lo smaltimento dei rifiuti speciali con ditte autorizzate, dimostrabile attraverso convenzioni e formulari di identificazione del rifiuto);
Che la Commissione Tributaria Provinciale di Trapani, con sentenza depositata il 01/12/2016, a seguito di ricorso presentato da una ditta esercente l’attività di autoriparatore, ha confermato un principio fondamentale ovvero, quello che non possono essere assoggettate alla tassa sui rifiuti, i locali destinati alla produzione in cui si formano rifiuti speciali e/o tossico nocivi;
Che la Commissione Tributaria Provinciale di Trapani con la suddetta sentenza ha riconosciuto FONDATO il ricorso e lo ha ACCOLTO stabilendo altresì, che la maggior parte della superficie destinata ad officina di auto riparate o da riparare, escluso la superficie destinata ad uffici, si trova nella obiettiva incapacità di produrre rifiuti o, comunque, perché produttivi di rifiuti speciali e, quindi, non soggetti a tassazione per come dispone l’art. 62, comma 2, del D. Lgs. N. 503/97;
la Commissione ha stabilito l’annullamento dell’atto impugnato, condannando il Comune di Alcamo al pagamento, in favore del ricorrente, delle spese del grado di giudizio;
che ai sensi del regolamento Comunale IUC, Capitolo 4, articolo 9 comma 1, stabilisce che nella determinazione della superficie tassabile delle utenze non domestiche non si tiene conto di quella parte ove si formano di regola, ossia in via continuativa e nettamente prevalente, rifiuti speciali non assimilati e/o pericolosi, oppure sostanze escluse dalla normativa sui rifiuti di cui all’articolo 3, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori;

INTERROGA

La SS. per sapere se La stessa è a conoscenza del fatto che, l’ufficio tributi del Comune di Alcamo, a detta di alcuni operatori nonché di rappresentanze datoriali, nell’ambito di una stessa categoria quale ad esempio quella dell’autoriparazione, nella determinazione delle superfici assoggettabile alla TARI, soltanto per alcuni autoriparatori, creando una forte disparità impositiva nella categoria, ha applicato l’esclusione della tari dell’intera superficie ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali e/o tossico nocivi, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori

CHIEDE

Alla SS., al fine di far valere il principio della legalità e trasparenza, se non ritenga opportuno, se questi fatti dallo scrivente esposti, risultassero al vero, di denunciare il tutto alle autorità competenti al fine di fare chiarezza su una questione molto delicata e allo stesso tempo di una gravità inaudita”.

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