Errante si difende e attacca i giornalisti

“Io sono sempre stato contro la mafia, mai compromessi con chicchessia”

Scene già viste. Il sindaco di Castelvetrano Felice Errante ancora una volta finito sul fuoco delle polemiche, nega responsabilità e torna ad attaccare i giornalisti, accusati di tirare schizzi di fango. Poi aggiunge la piena fiducia nell’operato della magistratura. Ora il punto è questo. Quelli che lui definisce schizzi di fango sono argomenti che i giornalisti hanno tratto da atti giudiziari. Quindi o la fiducia va espressa per tutti, giornalisti compresi, o gli schizzi di fango appartengono a tutti, magistratura compresa. La notizia è nota. Nell’ambito del procedimento di sequestro dei beni agli imprenditori Adamo, Giovanni ed Enrico, sono emerse intercettazioni telefoniche che ai giudici sono serviti per evidenziare la grande possibilità degli Adamo di accordarsi con la mafia da una parte e inciuciare con la politica, non solo cittadina, dall’altra parte. Ma ci sono anche le dichiarazioni di Lorenzo Cimarosa, cugino di Matteo Messina Denaro, che ha rivelato ai pm di una richiesta di voti ricevuta da Errante nelle elezioni del 2012. Errante oggi replica. Per la verità non entra nel merito dell’incontro che Cimarosa dice di avere avuto con lui nel 2012, presente Enrico Adamo, allora ex assessore e prossimo a diventare consigliere comunale, fu eletto nella lista di Futuro e Libertà, partito peraltro di Errante. “Non mi è dato conoscere cosa ebbe a dichiarare ai magistrati il signor Cimarosa Lorenzo- dice Errante – la qual cosa invero mi interessa poco. Certo è che nel corso della campagna elettorale del 2012 credo di aver parlato con oltre 20mila persone, ma non si possono adombrare delle aderenze con consorterie mafiose, quando la mia posizione contro la mafia è sempre stata chiara e di pubblica e sostanziale condanna. Così come è certo che mai sono sceso a compromessi elettorali con chicchessia e che non ho chiesto consenso subordinandolo ad impegni di nessun genere”. Vada per il fatto di avere incontrato 20 mila persone, e quindi? E’ possibile che abbia parlato anche con Cimarosa e non ricordarsene vista comunque la caratura del personaggio? Errante prosegue: ” Ho sempre improntato la mia azione politica e l’intera mia vita personale e professionale al pieno rispetto delle regole e alla totale adesione ad una legalità di sostanza, come possono facilmente testimoniare le mie pubbliche ed ultra ventennali prese di posizione, gli atti che da amministratore e da sindaco ho posto in essere ed anche i miei comizi elettorali, compresi quelli tenutisi in occasione delle amministrative del 2012. Ho piena fiducia nell’operato della Magistratura ed auspico che la meritoria opera che le forze dell’ordine portano avanti quotidianamente possa presto estirpare il cancro mafioso che mortifica da troppi anni la nostra martoriata terra”. Errante non entra nel merito dei fatti per come ripresi dalla stampa, anche da questa testata giornalistica, si sofferma in generale sui rapporti con il senatore Marinello e l’imprenditore Enrico Adamo: “Conosco e stimo il Senatore Giuseppe Marinello che è persona per bene ed al di sopra di ogni sospetto, ed al quale non ho mai chiesto alcunché né per me, né tantomeno per altri. Mi spiace che qualcuno (chi? ndr) abbia ritenuto di dovere tirare in ballo anche lui, reo di essere politicamente vicino al sindaco di Castelvetrano. È naturale che io conosca Enrico Adamo, collega assessore comunale prima, e consigliere comunale dopo, così come è naturale che abbia potuto parlare con lui al telefono di politica. Non si comprende, altresì, l’accostamento di Enrico Adamo alla lista di Alleanza Etica nella quale si assume apoditticamente che Enrico Adamo sarebbe stato candidato. Alleanza Etica, fondata da persone per bene come Giuseppe Rizzo e Salvatore Vaccarino, sarà in lizza per le prossime elezioni amministrative, per buona pace anche di qualche bene informato cronista”. Grazie signor sindaco per averci augurato buona pace, abbiamo solo raccolto una voce ricorrente a Castelvetrano sulla vicinanza degli Adamo ad “Alleanza Etica”. E nell’articolo abbiamo dato atto della sua “resistenza” alla corte degli Adamo che addirittura pensavano di coinvolgerla in una nuova avventura politica,portandola dentro Forza Italia, staccandola dal ministro Alfano, applicando una mossa classica del gioco degli scacchi, “la mossa del barbiere”. Sono schizzi di fango anche questi? No, forse saranno schizzi della schiuma da barba! Ci spiace: Errante continua ad avercela con i giornalisti, con quelli che raccontano ciò che accade nella nostra terra, quelli che amano essere schietti e sono nemici del bavaglio. Se è vero che Errante lavori contrastando la mafia, dovrebbe essere alleato di questi giornalisti. Lui però non demorde sul solito cliché: “Il mio rammarico più grande è vedere che ci sono giornalisti, in verità non nuovi a certe infauste sortite, che pur di creare sensazionalismi non esitano a gettare schizzi di fango e ad operare forzature mediatiche che tentano di ledere la onorabilità di persone che con la mafia nulla hanno a che spartire contrariamente a quello che lascerebbe intendere qualche impietoso censore. Spero che da comune cittadino possa anche io avere copia degli atti, già nella disponibilità di taluni giornalisti. così da potere avere il quadro completo della vicenda onde utilmente tutelare la mia onorabilità”.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.