Verso lo scioglimento del Consiglio Comunale di Calatafimi Segesta. Il Sindaco: “Una sconfitta per la città”

Avviato a Calatafimi Segesta l’iter per lo scioglimento del Consiglio Comunale a causa delle “inadempienze” dello stesso Consesso Civico.

Municipio Calatafimi Segesta

Il possibile scioglimento del Consesso Civico era già stato annunciato nei mesi scorsi a causa della mancata approvazione del Bilancio di Previsione 2016. Infatti, dopo le sedute dello scorso 5 e 12 dicembre in cui il Consiglio Comunale ha bocciato per ben due volte il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, il commissario Daniela Leonelli aveva fissato in 30 giorni il termine per l’approvazione del Piano Triennale che bloccava l’iter per l’approvazione del Bilancio di previsione 2016. Il commissario nominato dalla regione, Daniela Leonelli, sulla base del nuovo principio contabile dell’armonizzazione finanziaria, che prevede l’approvazione contestuale tra il bilancio consuntivo dell’anno precedente e quello previsionale dell’anno in corso, ha dato tempo fino allo scorso 4 gennaio 2017 per l’approvazione, cosa che però non è avvenuta e che ha quindi causato il conseguente avvio dell’iter che porterà già nelle prossime settimane allo scioglimento definitivo del Consiglio Comunale di Calatafimi Segesta, previsto dall’articolo 141 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali.

Lo scioglimento del Consiglio Comunale di Calatafimi da parte del commissario nominato dalla regione ad oggi rappresenta l’unico caso in provincia di Trapani.

Ma non finisce qua. Oltre allo scioglimento del Consiglio Comunale, alcuni consiglieri di opposizione ipotizzavano anche la rimozione del Sindaco Vito Sciortino e della sua Giunta, in riferimento all’art. 5, comma 1 della legge regionale 11 agosto 2016 n. 17 recante: “Disposizioni in materia di elezione del sindaco e del consiglio comunali e di cessazione degli organi comunali. Modifica di norme in materia di organi di revisione economico – finanziaria degli enti locali e di status degli amministratori”.

Ma lo scorso 14 dicembre si è espresso in merito il C.G.A. che ha chiarito con una sentenza:“A parere del Consiglio – si legge nella sentenza – sia il canone della interpretazione letterale che quello della interpretazione sistematica, logica e costituzionalmente orientata inducono ad optare che anche per tutti gli altri casi il principio risulterà applicabile a decorrere dal primo rinnovo degli organi comunali, successivo all’entrata in vigore della L. R. n. 17/2016″. Lo stesso Sindaco Vito Sciortino ad Alqamah.it spiega: “Possiamo tranquillizzare i Consiglieri Comunali di opposizione che hanno fatto di tutto per mettere la maggioranza in difficoltà: questo non succederà. Tra l’altro lo stesso Segretario Comunale ha scongiurato questa eventualità in Consiglio, alla luce, appunto, della sentenza del C.G.A.”.sindaco-calatafimi-1

“Chiaramente l’avvio dell’iter per lo scioglimento del Consiglio Comunale rapprensenta una sconfitta per tutti, ma prima di tutto della Città intera che sarà privata della rappresentanza del Consiglio Comunale. Io come Sindaco – afferma il Sindaco Vito Sciortino raggiunto da Alqamah.it – mi sforzerò per superare al meglio queste difficoltà, ma se qualcuno crede che adesso avrò più “potere” si sta sbagliando: sono sempre stato un Sindaco libero, senza tessere di partito e senza vincoli politici”.

“Abbiamo fatto di tutto per scongiurare questo scioglimento;– ha sottolineato – proponendo anche l’ azzeramento della Giunta con l’ingresso di assessori tecnici esterni, ma niente, hanno ritenuto giusto mettere in difficoltà quest’Amministrazione. Il Sindaco Sciortino non accetta ricatti, le poltrone non si chiedono ma si meritano sul campo e noi come Amministrazione – sottolinea – abbiamo sempre avuto come obiettivo quello di portare avanti il programma elettorale. Anche il Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Lanza ha tentato di riportare la serenità all’interno del Consiglio Comunale con una riunione convocata lo scorso 27 dicembre, ma non c’è stato nulla da fare: I Consiglieri hanno chiaramente lasciato intendere che non avevano nessun interesse a continuare in queste condizioni, l’opposizione storica per un motivo e gli altri tre per un altro. Personalmente conclude – sono deluso ed amareggiato, soprattutto per il comportamento dei Consiglieri Accardo, Ardito e Vanella che hanno ribaltato all’interno della maggiranza consiliare i loro problemi politici interni. Ci tengo a sottolineare infine che io come Sindaco non ho fatto nulla per incoraggiare questa strada”.

Consiglio Comunale CalatafimiAdesso spetterà al Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta nominare con decreto un Commissario Straordinario provvisorio che andrà a rappresentare il Consiglio Comunale.

Siamo andati a sentire anche Donatella Anselmo, capogruppo dei consiglieri storici di opposizione eletta nella lista “Calatafimi scegli con cuore”, proprio in merito al prossimo scioglimento del Consiglio Comunale: “L’implosione della maggioranza – ha commentato Donatella Anselmo ad Alqamah.it – ha avuto il suo naturale epilogo con l’avvio della procedura di scioglimento del consiglio comunale di Calatafimi Segesta. Sarà ben lieto il Sindaco di poter amministrare senza essere più disturbato dai consiglieri di opposizione che criticavano il suo operato. Però poiché in democrazia contano i numeri è evidente la delegittimazione dell’attuale amministrazione in carica in quanto il dott. Sciortino non rappresenta più la maggioranza dei cittadini calatafimesi avendo, da tempo, perso il sostegno di 3 consiglieri che avevano contribuito alla sua elezione. Prendere atto di tale fallimento – conclude – avrebbe dato dignità alla Politica (con la P maiuscola) ma l’attaccamento alla poltrona sembra essere così forte da indurlo a condannare una comunità ad essere amministrata da un soggetto che non la rappresenta”.

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.