Il “bluff” del teatro

Dopo gli annunci altisonanti del Luglio Musicale, arriva la smentita della Regione

teatro-titoI più grandi di età ricorderanno la gag di Noschese che imitava lo speaker del tg Mario Pastore. Dopo avere dato una certa notizia, Pastore/Noschese alzava la cornetta del telefono che squillava, e subito richiudeva per rivolgersi alla telecamera dicendo, rispetto alla notizia appena data, “mi hanno detto che non è vero”. Ecco anche il Luglio Musicale Trapanese ha la sua gag. La Regione ha fatto sapere che non è per nulla vero che il teatro Tito Marrone (quello che fa parte del complesso dove ha sede il polo universitario) sia stato affidato all’ente artistico trapanese. Sarà contento il sindaco di Erice Giacomo Tranchida che invece rivendicando la collocazione nel territorio di Erice del teatro Marrone, da tempo si è adoperato per averlo in gestione. E sarà contento ancora di più perché la smentita non riguarda solo il Luglio Musicale Trapanese ma anche colpisce il deputato regionale socialista Nino Oddo che aveva accompagnato l’amministratore del Luglio, Giovanni De Santis, in questa iniziativa, anche lui confermando la preferenza che la Regione si diceva aveva espresso al Luglio Musicale. Annunci, foto, parole di auto esaltazione, nessun accordo è stato raggiunto tra la Regione e l’Ente luglio musicale trapanese per l’affidamento e la gestione del teatro “Tito Marrone”. Nero su bianco, lo ha scritto il dirigente regionale Giovanni Bologna rispondendo alla richiesta di chiarimenti inoltrata dall’associazione Codici. Ci sovviene una domanda che è anche una curiosità. Ma quel giorno a Palermo, De Santis, Bologna e Oddo (l’obiettivo di una macchina fotografica li ha perfettamente colti insieme a riprova che l’incontro c’è stato) cosa si sono detti, di cosa hanno parlato? “Non è stato raggiunto alcun accordo, – si legge testualmente nella nota a firma Bologna – nella giornata del 6 dicembre 2016, teso all’affidamento all’Ente Luglio Musicale Trapanese da parte della Regione Sicilia del teatro “Tito Marrone” né tanto meno in ordine alla stipula di una convenzione decennale senza alcun canone od onere in favore della stessa amministrazione regionale e senza costi per lo stesso Luglio Musicale“.“Come associazione di tutela dei consumatori e utenti, su questa vicenda abbiamo voluto vederci chiaro – affermano gli avvocati Mafredi Zammattaro e Vincenzo Maltese dell’associazione Codici – e ieri è giunta la risposta del direttore che smentisce totalmente quanto proclamato nei giorni scorsi dal deputato regionale Nino Oddo”. Il direttore generale Giovanni Bologna conferma , sempre tramite nota, che il bene si trova ancora nella disponibilità del Libero consorzio dei Comuni, e anticipa l’intendimento della Regione, non appena sarà in possesso del bene, di adottare “ogni utile iniziativa per soddisfare la domanda di cultura dell’intero territorio attraverso il prioritario intervento delle amministrazioni locali interessate senza per ciò disperdere l’indispensabile apporto specialistico che altre istituzioni pubbliche del settore potranno fornire”. Ma la nota del direttore generale conclude con un’altra sorpresa. Mentre De Santis, e l’on. Nino Oddo, esultavano per quella che comunque si è dimostrata essere una “bufala”, il sindaco di Trapani Vito Damiano leggendo i giornali e apprendendo della assegnazione del teatro Marrone al Luglio Musicale, prendeva carta e penna e scriveva alla Regione precisando “di non essere interessato a qualsivoglia affidamento fintanto che non verranno sanati i difetti strutturali evidenziati”. Insomma De Santis aveva fatto tutto senza sentire il sindaco che è pure il presidente dell’ente artistico. “Non solo -concludono i rappresentanti di Codici – è stato confermato, come è giusto che sia, che per quanto concerne la gestione debba esser data priorità alle richieste delle amministrazioni locali, cosa che Erice ha fatto dichiarandosi disponibile ad un affidamento ma che l’onorevole Nino Oddo ha tentato maldestramente di impedire per noti motivi politici e propagandistici, ma Damiano dovrebbe spiegare ai trapanesi come si possa dire da un lato di non essere interessato come sindaco ad una cogestione del teatro mentre sarebbe disponibile a farlo nella qualità di presidente del Luglio musicale trapanese ma in via esclusiva. Come se i costi e gli oneri non ricadessero ugualmente sui contribuenti trapanesi, essendo il Luglio una partecipata dal Comune di Trapani. Codici ha sempre sostenuto che il Luglio Musicale potrebbe averne solo successivamente una gestione tecnico-artistica, magari unitamente ad altre associazioni, ma è giuridicamente corretto, come confermato da Bologna, che siano gli Enti locali ad avere l’affidamento diretto”.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.