Visite in carcere a Cuffaro: 28 “finti” assistenti di deputati rischiano il processo

salvatore-cuffaroEra il 22 gennaio 2011 quando l’ex Governatore della Sicilia, Totò Cuffaro finì rinchiuso a Rebibbia dopo che la Cassazione rese definitiva la condanna per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra. Da quel momento, in carcere, iniziarono diverse visite da parte di sottosegretari, ex ministri, parlamentari nazionali, europei e regionali siciliani. Ognuno, come consente la legge, si portava appresso un collaboratore. Solo che non si trattava di segretari o assistenti, ma di amici, in gran parte anche loro politici, dell’ex presidente della Regione Sicilia.

In molti si sarebbero spacciati per collaboratori degli onorevoli in modo da evitare l’obbligo di presentare la richiesta di colloquio necessaria per incontrare un detenuto. I politici, infatti, godono di particolari diritti, tra cui quello di visitare i carcerati in qualsiasi momento evitando le lunghe file.
Per questo motivo la Procura di Roma aveva avviato un’indagine per falso. All’inizio gli indagati erano 41, nei giorni scorsi il procuratore aggiunto Michele Prestipino ed il sostituto Barbara Zuin hanno chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di 28 persone, ovvero l’ex ministro Calogero Mannino, la senatrice Anna Bonfrisco, l’ex sottosegretario Antonio Buonfiglio, il giornalista Renato Farina, l’avvocato dello Stato Filippo Maria Bucalo, gli ex deputati regionali Nunzio Cappadona, Giuseppe Scalia, Sebastiano Sanzarello e Pippo Gianni, l’ex assessore Gian Maria Sparma, gli ex senatori Vladimiro Crisafulli, Giuseppe Firrarello, Giuseppe Ruvolo, Cosimo Izzo e Maria Giuseppa Castiglione, Salvatore Cuffaro (cugino omonimo dell’ex presidente), Antonina Saitta (dipendente del Comune di Monreale), Attilio Tripodi (dirigente del ministero dell’Agricoltura), Giuseppe Castania (dirigente medico del Cannizzaro di Catania), Giuseppe Di Carlo (ex direttore della Asl di Agrigento), Davide Durante (ex presidente di Confindustria Trapani), Cataldo Salerno (ex presidente della Kore di Enna), Antonio Marino (collaboratore di studio dell’avvocatessa Grazia Volo), Stefano Ciccardini (il marito di Anna Bonfrisco), Francesco Di Chiara, Alessandro Di Paolo, Gaetano Mancuso e Salvatore Rinaldi. Il giudice Livio Sabatini ha già fissato l’udienza preliminare che si terrà il prossimo 14 marzo. Per altri 13 indagati, invece, si profila la richiesta di archiviazione.

fonte Antimafia Duemila.com

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