Ad Alcamo “dECOriamo insieme l’Albero di Natale cittadino”

Comune AlcamoProgetto “dECOriamo insieme l’Albero di Natale Cittadino”, sarà protagonista un albero del Bosco D’Alcamo e i ragazzi della scuola.

Pubblichiamo per intero la nota stampa del Comune di Alcamo:

La decorazione dell’Albero di Natale, insieme all’allestimento del presepe, rappresenta un momento magico per tutti i bambini che vivono l’attesa della notte più emozionante e Santa di tutto l’anno. Per questo Natale che sta arrivando, l’Amministrazione Comunale ha pensato di condividere questo momento lieto con i bambini delle scuole. A tale scopo l’Amministrazione ha invitato le classi elementari, insieme ai loro insegnanti e ai dirigenti, a partecipare, con la voglia “del fare” che da sempre li contraddistingue, al progetto “dECOriamo insieme l’Albero di Natale cittadino”.

“Il progetto dECOriamo insieme l’Albero di Natale cittadino – dice l’Assessore alla cultura Lorella Di Giovanni – ci racconta una storia vera: la storia del nostro Bosco d’Alcamo”. La Riserva Naturale Orientata del Bosco di Alcamo, istituita il 29 giugno del 1984, si estende sulla sommità del Monte Bonifato che domina sulla città di Alcamo. Si tratta di una fra le aree protette più piccole della Sicilia. Il bosco di Alcamo, costituito all’origine da macchia mediterranea, è stato oggetto di rimboschimenti effettuati dal 1921 fino agli anni ‘70-‘80. Nel tempo dunque, al posto delle roverelle e dei lecci, sono state introdotte conifere, cipressi e altre specie come eucalipto, cedro e robinia. Oggi, con interventi di riconversione forestale, si vuole ricostituire l’originale macchia mediterranea di roverella, leccio, palma nana, ferula e ampelodesma, presente nel sottobosco. Al momento in cui si scrive il processo di riconversione è stato già avviato e prevede il diradamento funzionale delle conifere, dei cipressi e delle altre piante alloctone, al fine di permettere ai raggi solari di raggiungere il sottobosco di roverelle e di lecci in accrescimento. (la macchia mediterranea in accrescimento nel sottobosco) L’Amministrazione, in collaborazione con l’Ufficio Servizio per il Territorio di Trapani Assessorato Regionale dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea – Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale, vuole accogliere in Città il simbolo di questo processo di riconversione a macchia mediterranea del nostro Bosco d’Alcamo. Nel periodo natalizio, infatti, sarà sistemato in piazza Ciullo un albero di cipresso proveniente dal bosco di Monte Bonifato. Poiché l’Albero manca dei suoi addobbi, l’Amministrazione ha coinvolto gli studenti delle classi elementari della Città nella realizzazione di decorazioni natalizie ecologiche ed ecocompatibili nel rispetto dell’ambiente e della natura che ci circonda. Ultimati i preparativi e le decorazioni, oltre trecento fra bambine e bambini delle diverse classi si riuniranno in piazza Ciullo per addobbare l’albero di Natale nelle giornate del 13,14 e 15 dicembre. La Nino Navarra insieme all’associazione FareAmbiente, la Montessori, la Sebastiano Bagolino e la San Giovanni Bosco: le scuole che hanno aderito all’iniziativa.

“L’amministrazione – continua l’Assessore alla cultura – nell’intento di raggiungere e dialogare direttamente con i piccoli studenti, ha creduto opportuno avvalersi della favola, quale strumento molto vicino alla realtà del mondo infantile, per raccontare alle nuove generazioni il passato, il presente e il futuro del nostro piccolo Bosco in cima al Bonifato”.

“A tale scopo – conclude l’Assessore – abbiamo messo a disposizione degli insegnanti la favola di seguito riportata; quale spunto per avviare, durante l’anno scolastico, attività didattiche, di educazione ambientale e laboratori creativi inerenti al progetto”.

C’era una volta, non molto tempo fa, un piccolo bosco di roverelle e lecci che, come una calda coperta, avvolgeva la cima del monte Bonifato e custodiva sotto le sue verdi fronde la vita nel sottobosco. L’asparago pungente, la ginestrella sorridente, il finocchietto selvatico, il simpatico pungitopo, le utili piante di ampelodesma e di ferula, i graziosi ciclamini, le bellissime piccole orchidee, insieme al gheppio, alla poiana, alla civetta, al pettirosso, alla cinciarella, alla volpe, all’istrice, al riccio, al topo quercino, alla lucertola al ramarro e alla vipera; vivevano in armonia e sintonia. Un giorno però, i boscaioli decisero che le roverelle e i lecci dovevano fare posto al pino domestico, al cipresso, all’eucalipto e alla robinia. E fu così che, con il passare dei giorni, dei mesi e degli anni, i pini e i cipressi crebbero sempre più in alto, privando della luce del sole le roverelle e i lecci. Gli abitanti del sottobosco allora si riunirono in gran consiglio per prendere una decisione e risolvere la questione. E allora, facendosi coraggio, chiesero al Cipresso di venire in aiuto alle roverelle e ai lecci. Il grande Albero, provando compassione per i suoi compagni in difficoltà, decise di lasciare il suo posto nel bosco e di scendere in Città per diventare un Albero di Natale. Non appena la coraggiosa e generosa Pianta arrivò in Città, tutti i bambini fecero una grande festa, adornando l’Albero con le più belle decorazioni natalizie realizzate insieme alle loro maestre. ….. . …. E vissero tutti felici e contenti.”

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